Regia di Brian Skeet vedi scheda film
Cathleen Schine è una scrittrice che ha un successo inversamente proporzionale alle sue modestissime qualità letterarie. Pratica le forme stereotipate e i ”generi“ antichissimi della scrittura al femminile senza intelligenza, senza emozione, senza efficacia. Le sue storielline, per il cinema, sono una vera calamità. Prima del penoso film “La lettera d’amore” ispirato a un suo best-seller, un altro suo romanzo è stato portato al cinema nel 1998, ”Le disavventure di Margaret“. Dietro la macchina da presa, l’anonimo Brian Skeet e davanti all’obiettivo, la simpatica musa del cinema indipendente americano, Parker Posey. La Posey è una scrittrice ed è sposata da sette anni con Jeremy Northam, incontrato nella colta e peccaminosa Parigi e scambiato per un amante francese (la rivelazione della vera identità culturale avviene al risveglio). Vivono a New York in una casa abbellita dai vecchi manifesti (”L’impareggiabile Godfrey“, ”Donne“) e ogni riferimento alla commedia sofisticata è voluto e perseguito con malagrazia. Come per Demi Moore in un altro film difficile da dimenticare, la doppia vita fantastica della protagonista si sfalda tra il nuovo e il vecchio Continente. Con l’aggravante di un viaggio paraletterario nel tempo e nelle relazioni libertine di un secolo gaudente e filosofico. In ruoli di contorno da segnalare, per le loro faccione, Brooke Shields, in versione bisessuale, ed Elizabeth McGovern.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta