Regia di Stephen T. Kay vedi scheda film
Il meno peggio tra gli ultimi films di Stallone (basti pensare agli inguardabili " river" e "Avenging Angelo"). Certo l'ex Rambo è sempre più bollito, con la solita, unica espressione da cane bastonato, che il pizzetto, fatto crescere per l'occasione, visto che è un gangster, non migliora: anzi se possibile riesce a renderlo ancora più imbambolato (da brividi la sequenza in cui la nipote confessa a Carter quello che è stata costretta a fare - cioè un filmino porno - e Stallone si sforza in maniera grottesca di piangere). Remake di un celebre e amaro noir inglese degli anni settanta, interpretato da uno strepitoso Michael Caine, qui purtroppo relegato in un ruolo inutile, non è minimamente paragonabile all'originale, ma per lo meno la forza della storia rende il tutto piuttosto digeribile, anche se Kay, pur conferendo alla vicenda un buon ritmo e regalando alcune ben confezionate sequenze d'azione, usa uno stile da Mtv pensando di dirigere un video clip piuttosto che un film, omologandosi al gusto da blockbuster tipico del 90% del cinema americano odierno; quanto al cast, detto di Stallone, Michey Rourke è sempre più imbarazzante (e i suoi incontri/scontri con Stallone sono scult assoluto), Miranda Richardson è sprecata mentre Alan Cummings è assai convincente in un ruolo subdolo e meschino. La morale del film alla giustiziere della notte non è molto edificante, i siparietti romantici con la nipotina di Carter sono superflui, ma comunque non ci si annoia e soprattutto non ci si irrita, come ormai capita puntualmente con Stallone, ben consapevoli del fatto che a tutti gli effetti si tratta di un film sostanzialmente inutile e facilmente dimenticabile.
Voto: 5
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