Regia di Andrea Di Stefano vedi scheda film
Nel corso di un'invernale notte Milanese, una delle tante trascorse lavorando, il poliziotto Franco Amore, impersonato da Pierfrancesco Favino, capace di caratterizzarlo grazie a un accento meridionale, l’amore per la famiglia e il rispetto della divisa; si troverà a passare da una serata di festeggiamenti organizzata da chi lo conosce, a una scena del crimine lungo un tratto della tangenziale nel quale lui non è rimasto coinvolto per un semplice scherzo del destino.
Una notte nella quale il tenente prossimo alla pensione potrebbe cambiare sia le proprie convinzioni, sia il proprio futuro e quello di chi gli sta accanto a iniziare dalla moglie Viviana, impersonata dalla trentacinquenne attrice di teatro Linda Caridi, a Cosimo, cugino "molto particolare" di Viviana, interpretato da Antonio Gerardi che torna a portare in scena un personaggio degno del Sardo di Romanzo Criminale - La Serie (id.; 2008), fino a Dino, amico e collega interpretato da Francesco Di Leva e personaggio che risulterà cruciale ai fini dello snodo narrativo.
Il cinquantunenne attore e regista Andrea Di Stefano scrive, sceneggia e dirige la sua terza pellicola con il merito di saccheggiare il mondo dei film d'azione di pura matrice statunitense, al punto che nulla vieterebbe di spostare l'azione dal capoluogo Lombardo a una qualunque metropoli d'oltre oceano senza variare minimamente il prodotto finale.
Presentato alla settantatreesima edizione del Festival di Berlino il film non desidera impartire giudizi morali ma creare un ambiente noir con alleati, amici, numerosi colpi di scena, grazie a una fotografia livida e notturna firmata in maniera esemplare da Guido Michelotti e un'ottima colonna sonora a opera di Santi Pulvirenti, abitualmente impegnato nel mondo della settima arte. Il tutto con il semplice desiderio di raccontare la vita di un uomo normale che come in ogni giallo che si rispetti, si troverà costretto a lottare per la propria vita e per quella di chi ama.
Da vedere se amate i film d'azione costruiti con pochi accorgimenti scenici e molta capacità recitativa.
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