Regia di Andrea Di Stefano vedi scheda film
Il solito, bravo ma sempre uguale, Favino in un film che merita una sufficienza nemmeno troppo larga
Decisamente spravvalutato. Nel contesto di una Milano di notte un poliziesco giallo sussurrato (i dialoghi sono asfittici e spesso poco comprensibili) con colpi di scena abbastanza prevedibili. La trama è avvincente fino a metà, poi si sfocia in scene impossibili, come la lunga permanenza del protagosta Favino (nella sua solita interpretazione perfetta ma sempre uguale...) nel tunnel, dove c'è la scena principale del film, o la funambolica presenza della moglie sulla stessa scena (poi artefice di una fuga paradossale) con tanto di bambino che scorazza fra i cadaveri. Il finale poi è l'epilogo di un film che si lascia vedere ma che non strappa da parte mia alcuna ovazione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta