Regia di David O. Russell vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA - GRAND PUBLIC Nella New York dei primi anni Trenta, tre vecchi amici reduci di guerra, un medico (Christian Bale), un avvocato di colore (John David Washington) e una tenace infermiera (Margot Robbie), divengono testimoni di un omicidio dopo essersi messo ad indagare sulla morte sospetta di un loro ufficiale superiore.
Divenuti i principali sospettati di tale omicidio, i tre si ritroveranno all'interno di un complicato complotto da cui dipendono le redini dell'intera nazione americana. Il ritorno in regia di David O. Russell a sette anni di distanza da Joy, corrisponde ad un noir ove l'amicizia e la causa della nazione divengono il fulcro di un complicato intrigo ove politica, potere e corruzione diventano gli ingredienti di un intreccio troppo importante per essere scoperto dai tre eroi per caso.
Russell gira con la consueta disinvoltura un intreccio che coinvolge un cast stratosferico che tuttavia non riesce a rivelarsi memorabile: a parte Christian Bale, veramente straordinario, gli altri attori si rivelano qualcosa di non molto diverso a comparse di lusso, Robert De Niro compreso, mimetico come solo lui sa essere. John David Washington conferma la sua consolidata catatonia espressiva, ormai latente e senza speranze, mentre la Robbie si muove molto, ma non emoziona quanto ci si potrebbe aspettare.
Amsterdam, che nel film rievoca la spensieratezza post-bellica dei tre amici e reduci di guerra, ognuno sopravvissuto con i segni fisici e psicologici degli orrori di una guerra devastante, è un filmone che scorre e si lascia vedere, senza tuttavia riuscire mai ad esaltare lo spettatore, se non in qualche breve occasione in cui il grande Bale dà sfoggio della sua ben nota maestria recitativa. Il resto è solo routine, seppur di gran lusso ed ottima confezione.
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