Regia di Jack Arnold vedi scheda film
In un isolato laboratorio dell'Arizona il professor Gerald Deemer (Leo G. Carroll), per ovviare alla crescente necessità di cibo a livello mondiale, conduce un esperimento su animali, causando il loro ingrandimento a dismisura. Un alterco con un suo collaboratore, il cui viso e il corpo risultano orrendamente modificati per l'incredibile crescita, provoca la rottura di una teca da cui si libera un'enorme tarantola, che inizia a girovagare per il deserto circostante, mietendo le prime vittime, ingrandendosi sempre più...
'Tarantola' di Jack Arnold è assurto, nel corso dei decenni, a piccolo classico della Fantascienza orrorifica, declinata al sottogenere 'mostri giganteschi': il cineasta americano ovvia al risicato budget (il trucco dei due scienziati però, sconfina nel ridicolo) concentrandosi su trama, personaggi - tutti ben delineati - e soprattutto progressione drammatica, con un crescendo tensivo che tiene in scacco lo spettatore e non cede mai a cadute di ritmo per i pur brevi 80 minuti della visione, lasciando da parte qualsiasi svolazzo 'autoriale'.
Jack Arnold riesce, con un sapiente uso delle inquadrature e del sonoro, a rendere claustrofobico e minaccioso ogni angolo dello sperduto e smisurato paesaggio in cui è ambientata la storia ed ancor più gli spazi chiusi, creando un senso di paura ed angoscia, rese palpabili nella celebre sequenza dell'attacco dell'insetto gigante all'abitazione del professore che l'ha, suo malgrado, creato, con l'ignara assistente “Steve” (Mara Corday) che viene prima osservata e poi attaccata dal mostro in una acrobatica e virtuosistica ripresa.
Il tema della crescita esponenziale della popolazione e tutte le problematiche ad esso connesse è molto avanti con i tempi ma ad Arnold serve più che altro da pretesto per la storia che narra, mentre quello della variazione delle dimensioni naturali del protagonista (di fatto la tarantola) è in continuità con il film di due anni successivo, e ben più profondo, 'Radiazioni BX; distruzione uomo', ma diametralmente opposto, poiché il suddetto vedrà le vicissitudini di un individuo che diventerà via via più piccolo.
Di mestiere le prove degli interpreti principali, tra i quali si staglia la figura del professore interpretato da Leo G. Carroll che, a fin di bene, ha creato 'una cosa più grossa di lui' della quale perde il controllo e, in un ruolo non accreditato, un venticinquenne Clint Eastwood, il cui viso si intravede seminascosto dal casco da pilota di aereo, che comanda la pattuglia composta da quattro velivoli all'attacco del megainsetto.
Solido B Movie.
Voto: 7.
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