Regia di Jack Arnold vedi scheda film
Ottimo esempio di fantascienza anni '50. Jack Arnold ha dato prova altrove di cosa riesce a fare con poco, come in "Radiazioni BX: distruzione di un uomo". Qui dispone come sempre di non molti quattrini, e quindi di dimensioni produttive contenute, però anche di buone idee e di tanta fantasia. Gli stessi effetti speciali - basati su illusioni ottiche - devono aver richiesto un alto grado di inventiva ai loro creatori, sicché io li apprezzo molto di più delle moderne grafiche al computer. Poi il regista ci mette il suo polso fermo, le sue capacità di creare tensione, un buon senso dell'azione e del ritmo, ed ecco che ne esce un bel film, che ci tiene incollati alla poltrona.
Ma non c'è solo l'azione e la trama. C'è spazio anche per qualche riflessione sui pericoli a cui va incontro la scienza quando perde il lume del buon senso e la percezione del pericolo. In particolare il film mette in guardia dalla manipolazione degli animali da così come sono in natura, perché non si a cosa possono portare le mutazioni indotte. Alla base di ciò - come di dice in un dialogo - c'è anche un senso di fiducia sulla bontà degli essere viventi così come creati da Dio, i quali quindi non vanno manipolati. Nel film si parla anche dello spauracchio dell'aumento della popolazione mondiale, col quale da più di un secolo (a partire da Maltus) si cerca di spaventare le generazioni umane dipingendo foschi scenari per il futuro.
Gli effetti speciali sono tanto semplici quanto ben fatti, e mai ingenui. Anche certi effetti come la progressiva trasformazione del dottore sono molto efficaci. Sia la prima volta che si vede, quando cioè la trasformazione è lieve, che la seconda, lo scienziato riesce ad essere decisamente inquietante.
Consigliato in particolare a coloro che considerano con sufficienza la fantascienza degli anni '50, o la tacciano di ingenuità.
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