Regia di David Lynch vedi scheda film
Più che un film è un collage di incubi grotteschi e mostruosi. Che Lynch sia affascinato dalle deformità e dall'orrendo, dal ripugnante, è cosa ben nota. Che sia obbligata ad esserlo pure la totalità del pubblico, non è vero per nulla affatto. Se mettiamo Eraserhead sotto il profilo tecnico della realizzazione, delle inquadrature, delle luci, delle atmosfere morbose che Lynch sa ben confezionare, è certamente un bel film; se cerchiamo un solo significato in tutto ciò che compare, bene (anzi: male, molto male), non otteniamo alcun risultato. Parere di chi scrive è che questo sia un tremendo difetto dell'opera; del resto è evidente che un lavoro del genere si può solo amare od odiare - il che può suonare anche come una nota di merito. Ma nulla si regge in piedi in Eraserhead, se non da sè: il gioco delle scenette fini a sè stesse può funzionare in un corto o in una raccolta di episodi, insomma in un altro contesto. La lentezza esasperante e la pressochè totale mancanza di dialoghi fanno il resto.
L'allucinato Henry ha un figlio dalla nevrotica Mary; il bambino è prematuro ed è un mostriciattolo. Mary lo abbandona, mentre Henry, non riuscendo ad amarlo, lo uccide.
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