Regia di David Lynch vedi scheda film
Non ho parole. Inimitabile. Film surrealista degno di Bunuel, ma con innesti di espressionismo e astrattismo. Il protagonista e' l'alter ego di Lynch. La sua vicenda sono gli incubi del grande cineasta. "Il sonno della ragione genera mostri": lo stesso dicasi per la creativita' dell'immenso Lynch! Sono presenti gia' tutti gli elementi del suo futuro cinema. Ogni personaggio e' delineato in maniera geniale. I temi portanti sono il sesso e la trasformazione della materia. Siamo dalle parti di Cronenberg, ma una spanna sopra al canadese. Grande utilizzo di luci e sonoro. Un film privo di certezze di ogni genere: concettuali, visive, uditive, narrative e persino materiali. Imperdibile.
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