Regia di Robert Guédiguian vedi scheda film
**1/2 Simpatica,piacevole e divertente commedia metacinematografica, che racconta una favola proletaria e la lotta quotidiana contro le trappole del capitalismo con tono sognante e con (auto)ironia appropriata.
La storia di due sceneggiatori alle prese con le difficoltà di un film politico(idea che in parte ispirerà l'Allen di "Melinda e Melinda") diventa in un intelligente gioco di specchi un racconto popolare e proletario, marsigliese italiano, dove le belle trovate e le gag riuscite vincono su le idee meno forti.
Bellissimo l'incrocio tra canti popolari italiani(memorabile "La società dei magnaccioni)e score melodrammatico.
Manca spessore politico e la struttura è lascata a briglia sciolta, ma è una boccata d'aria e di sole.
Figura solare e malinconica disperata nella speranza, bravissima come sempre.
Guédiguian, come sempre, lavora più di cuore che di testa(anche se il pretesto è sufficentemente cerebrale), tratta i temi con leggerezza, vitalità e sensualità che non nascondono un filo di superficialità, ma riesce a togliere l'enfasi all'intento politico grazie all'humour della parte metalinguistica che ne fa una sorta di parodia e di riflessione su cos'è il cinema politico oggi(con buona pace di Loach!).
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