Un animatore che lavora con la tecnica dello stop-motion combatte quotidianamente con i propri demoni, specialmente con il dolore della perdita della madre, che in vita era opprimente e prevaricante.
Disgustoso nei suoi ultimi 20 minuti, con le"a là page"scene di automutilazione corporea della quantomai squilibrata protagonista, è uno di quei film per cui quantomai d"uopo"l'appellativo di"malato". Malato come ricerca dell'effetto scioccante,che tanto piace ai fan dell'horror estremo. Niente di menoche possa chiamare in causa un buon psichiatra.
Metafora sulla difficile condizione dei "figli d'arte", la cui capacità artistica ed espressiva è messa in ombra dal nome importante del genitore. Horror psicologico ben girato, ma che si perde sin dal principio in un labirinto di "doppi sensi e significati occulti" mal espressi e poco sviluppati.
Ella (Aisling Franciosi) subisce l'influsso negativo di una madre prepotente, almeno quanto celebre. Autrice internazionale di film girati con la tecnica dello stopmotion, Suzanne (Stella Gonet) soffre di un'artrite deformante che le impedisce di applicarsi "materialmente" all'animazione dei suoi pupazzi. Consapevole di essere agli ultimi giorni di vita, impone un ritmo di… leggi tutto
Ella (Aisling Franciosi) subisce l'influsso negativo di una madre prepotente, almeno quanto celebre. Autrice internazionale di film girati con la tecnica dello stopmotion, Suzanne (Stella Gonet) soffre di un'artrite deformante che le impedisce di applicarsi "materialmente" all'animazione dei suoi pupazzi. Consapevole di essere agli ultimi giorni di vita, impone un ritmo di…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Disgustoso nei suoi ultimi 20 minuti, con le"a là page"scene di automutilazione corporea della quantomai squilibrata protagonista, è uno di quei film per cui quantomai d"uopo"l'appellativo di"malato". Malato come ricerca dell'effetto scioccante,che tanto piace ai fan dell'horror estremo. Niente di menoche possa chiamare in causa un buon psichiatra.
commento di John_Nada1975Metafora sulla difficile condizione dei "figli d'arte", la cui capacità artistica ed espressiva è messa in ombra dal nome importante del genitore. Horror psicologico ben girato, ma che si perde sin dal principio in un labirinto di "doppi sensi e significati occulti" mal espressi e poco sviluppati.
leggi la recensione completa di undying