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Saint Omer

Regia di Alice Diop vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Saint Omer

di claudio1959
10 stelle

Alice Diop folgorante ed emozionante debutto, Saint Omer film magnifico, che emoziona e fa riflettere, grande cinema sui primi piani, con due splendide protagoniste, perché Laurence e Rama siamo noi, non gli altri.

locandina

Saint Omer (2022): locandina

Kayije Kagame

Saint Omer (2022): Kayije Kagame

Saint Omer Francia 2022 la trama: A Saint Omer in Francia Rama una scrittrice francese di origine senegalese assiste al processo di Laurence Coly, una giovane donna accusata del più aberrante dei crimini l’infanticidio, commesso ai danni della figlia di 15 mesi, per trarre dal caso giudiziario una rivisitazione contemporanea del mito di Medea. Durante il processo però Rama incinta di 4 mesi cambierà il suo punto di vista non solo sul tragico avvenimento, ma anche su se stessa e sulla motivazione del folle gesto, la sua genesi, lo straniamento psicologico ed il mistero insondabile delle debolezze umane. Rama si metterà in discussione ogni sua ragionevole certezza sulla sua maternità, si insinua nella propria mente il ragionevole tarlo del dubbio, sulla sicurezza delle scelte e delle situazioni ed azioni conseguenti. La recensione: Bellissimo ed agghiacciante esordio nella regia di Alice Diop, con all’attivo solo documentari prima del folgorante debutto in “Saint Omer”, presentato a Venezia e premiato con merito. Non il classico film su un processo, come tanti film giudiziari visti nel corso della mia esperienza di spettatore, non è ad esempio per citare un esempio illustre il capolavoro di Billy Wilder del 1957 “Testimone d'accusa”, ma un vero thriller dell’anima, un’analisi sul buio della mente sulla illogicità delle azioni compiute da persone in apparenza normali come Laurence, ma con sofferenze e dolori personali che indeboliscono la mente, la ottenebrano fino alle conseguenze più nefaste e terribili, che portano senza una “ragione apparente” alla soppressione della propria cucciola. Interessante ed originale è capire e la regista Alice Diop riesce nell’intento, il punto di vista di Rama la scrittrice trentenne, incinta di 4 mesi, quando guarda, osserva e scruta Laurence Coly deporre nell’aula giudiziaria, accusata di aver abbandonato sulla spiaggia la figlia di 15 mesi al levarsi della marea. Una storia che vale la pena di raccontare, un parallelo moderno con la tragedia di Medea, che Rama insegnante di letteratura all’università può tracciare e comparare, molto intelligentemente la regista fa apparire nel suo film il magnifico “Medea” di Pier Paolo Pasolini del 1969, con un primo piano della grande cantante lirica Maria Callas interprete del film. Saint Omer è anche un film sugli sguardi, quelli muti e non ricambiati tra Rama e Laurence ex studentessa immigrata, ferita dal rapporto con sua madre e di conseguenza nel rapporto con il mondo, con i suoi simili, lo sguardo fisso di Laurence è gelido, quando racconta i fatti, in modo asciutto ed impersonale, senza emozioni e senza dare spiegazioni al suo folle gesto, è una persona normale, come tante, però con un suo mondo interno oscuro che le divora la mente. Perché l’ha fatto ? durante il corso del dibattito questo quesito basico non verrà sciolto ed il nodo non sarà dipanato, tra interventi di avvocati, pubblico ministero e Giudice giudicante, tutti bravissimi, soprattutto le due donne protagoniste assolute Guslagie Malanda(Laurence Coly) l’imputata e Kayije Kagame(Rama la scrittrice). Attraverso la sublime potenza e forza dei primi piani Alice Diop osserva le due donne, la mdp quasi fissa su di loro, osserva i loro sguardi attoniti immalinconiti ed emozionati. Film sul pregiudizio razziale e sulla paura ed il male di vivere, il genere umano viene catalogato in modo razionale, ma non è così, perché le menti sono insondabili ed uniche, le leggi esistono e vanno rispettate ed applicate, però ogni caso è diverso, perché ogni individuo ha una mente provata da esperienze uniche , che se non giustificano le azioni, però vanno analizzate in maniera non univoca, ma nel particolare delle esperienze private e nell’educazione ricevuta. Saint Omer è un film affascinante, nero come la pece, ma ha una grande energia che indaga i recessi più bui e lugubri dell’animo umano, nei meandri nascosti dove alloggiano gli embrioni del male, che allevati dai dolori e dalle ingiustizie subite, innescano e fanno da detonatore generando mostri che hanno ricevuto il male ed a loro volta lo infliggono ai loro simili, alle loro creature amatissime. Nota tecnica la sceneggiatura è di Alice Diop, Amrita David e Marie Ndiaye, il montaggio di Amrita David. Saint Omer è un film obbligatorio uno dei migliori degli ultimi anni, felice ed emozionato di averlo visto, perché quello che è successo alla protagonista Laurence, novella Medea, può succedere a tutti, perché “Gli altri siamo noi” voto 9 Interpreti e personaggi Kayijge Kagame: Rama Guslagie Malanda: Laurence Coly Valérie Dréville: presidente del tribunale Aurelia Pétit: Vaudenay Xavier Maly: Luc Dumontet Robert Cantarella: procuratore generale Salimata Kamale: Odile Diatta Thomas de Pourquery: Adrien Adama Diallo Tamba: Seynabou Mariam Diop: Khady Dado Diop: Tening Charlotte Clamens: Cecile Jobard

Guslagie Malanga

Saint Omer (2022): Guslagie Malanga

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