Regia di Ken Loach vedi scheda film
"Questo paese è per la metà marcio...", questa frase, inserita in un discorso più vasto, in un momento di amarezza del protagonista, è un po' il fulcro di questo film, dell'Inghilterra e dei nostri tempi, e racconta bene cosa è "The Old Oak", l'ultimo film di Ken Loach, che ha già detto che si ritirerà dal Cinema. "The Old Oak" racconta, appunto, questi tempi, queste società profondamente malate, divise, cattive e pericolose, e lo fa raccontando una piccola vicenda di profughi siriani finiti ospiti in una piccola comunità mineraria inglese. Da qui scaturisono attriti, insofferenze, disagi e gelosie, fra chi è invecchiato male, vedendo il proprio paese spegnersi, e passa le sue giornate al pub. Non è difforme da ciò che succede da noi o che, purtroppo, è già successo in passato. Lo stile di Loach lo conosciamo bene e il regista inglese si fa amare sempre, per la sua lucidità (lui che è novantenne!) e il suo sguardo critico e intelligente, cose ormai rare al giorno d'oggi. Un Cinema che ci mancherà, senz'altro, ma che intanto, anche qui, commuove in certi passaggi, in altri cede un poco alla retoriica, ma i film di Loach vanno avanti per tesi, spesso e volentieri, non dimenticando mai, però, il lato umano delle questioni politiche e sociali. Non se ne dimentica anche qui, regalandoci un'opera amara e umanissima, in cui ha voluto lasciare qualche seme di speranza. Un film anticipatore, purtroppo, di quello accaduto solo un mese fa proprio in Inghilterra con i violenti scontri razziali nelle città. Grazie compagno Loach!
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