Regia di Mick Jackson vedi scheda film
Gran film!
Incrociato per caso sun una tv minore mi ha inchiodato per tutta la sua lunghezza. Imprtessionanti le analogie con il caso delle presunte maestre pedofile di Rignano, una delle storie più vergognose a cui la magistratura italiana ha dato credito distruggendo un sacco di persone marchiate a fuoco per sempre sulla carne e nell'anima. Persone poi assolte e scomparse alla ricerca di una qualche normalità che mai più potranno trovare, con quella terribile accusa che li sovrasterà come un'ombra di morte per il resto della vita. E il film racconta molto bene anche questo devastante aspetto.
Davvero quando parte la psicosi collettiva sei fregato e la vita è destinata a diventare di colpo un incubo, comunque finisca in tribunale. Tutto è raccontato con grande sapienza e ferma delicatezza, ma senza 'veli' di ipocrisia che avrebbero finito per nascondere la gravità di quanto accaduto.
E non ho potuto fare a meno di notare il ruolo del pubblico ministero donna (il film racconta una storia vera, con tanto di nomi), che segue le sue 'impressioni' come quello della presunta psicologa 'interrogatrice', che lei sì che sa come far uscire fuori dai bambini le verità 'occulte' anche lei, come la pm, convinta in partenza delle colpevolezze.
C'è un lato della femminilità che fa paura, immerso nella convinzione di 'intuire' le cose invece di cercare il distacco della ragione. Un problema gigantesco, col quale bisognerà cominciare a misurarsi seriamente, liberandosi dell'impaccio ideologico del 'politically correct', se non si vuole finire sempre più in un mondo in preda alle isterie e paranoie che nulla hanno a che vedere con il mondo reale e avvelenano la vita sociale, già così complicata di suo.
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