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The Marvels

Regia di Nia DaCosta vedi scheda film

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La recensione su The Marvels

di tobanis
4 stelle

Purtroppo questo film è una cagata.

Ero curioso di vedere questo film, dato che era stato massacrato dalla critica, poco piaciuto al pubblico e soprattutto fu un enorme disastro al botteghino, ma veramente, tipo il peggiore flop del 2023. Allora, le cose positive: è fatto bene, è molto colorato, c’è una discreta azione, Brie Larson è sempre molto carina. Fine. Le cose negative sono una montagna. E’ scritto, in sostanza, col culo: la storia non riveste alcun interesse, nulla di quanto accade suscita stimoli. Le trovate non funzionano. Vedi lo scambio dei poteri tra le protagoniste: non va. Il popolo che canticchia: non funziona. La cattiva: non va. Secondo, sono troppe le cazzate, sono enormi gli errori per gli ordini di grandezza, l’assorbimento di ossigeno di un pianeta (e seguente trasferimento), al di là della cazzata cosmica, ma è poco più dell’installazione di un condizionatore d’aria, il nostro Sole a un certo punto appare più come un pallone aerostatico, in confronto alle protagoniste (esagero, ma lo sanno in sceneggiatura che la Terra intera è insignificante, se confrontata al Sole?); il furto dell’acqua (!) pare un geyser, i pianeti sembrano dei villaggetti, insomma è tutto un casino, pure quando la ragazza orientale usa i poteri anche senza braccialetto…ma allora le serve o no? Altro errore di logica in sceneggiatura? Lascio perdere le varie supercazzole dette dalle protagoniste, o la continuity Marvel, di cui francamente ora non frega più niente a nessuno. Il problema è poi più a monte: negli USA col solito fanatismo si prosegue sulla via del politically ULTRA correct. Qua c’è un grande girl power, sono femmine le tre protagoniste, lo sono la cattiva, la regista, le sceneggiatrici di sta merda, le responsabili di musiche, scene, costumi, trucco….e ne viene fuori un disastro, uno schifetto. In USA, poi, non puoi dire loro nulla, se no è “sessismo”. Ora, davanti alle più legittime necessità, aspirazioni e diritti delle donne, il rischio è che, alla fine, venga detto loro, ok, ora però lo fate coi vostri soldi, perché di fare porcherie “correct” che non vede nessuno, ci saremmo anche rotti i maroni. E dunque, il rischio è di tornare punto e a capo. E le donne, zitte e mute, che non va bene, non va bene per niente. Va insomma trovato un nuovo punto di equilibrio, che porti avanti indispensabili discorsi più evoluti, ma che non trascenda sempre e comunque nel fanatismo, perché anche stavolta, cosa abbiamo: il solito, la bianca, l’orientale, la cicciottella e la nera (cattiva). Un po’ come per le barzellette, ci stanno un italiano, un francese, un inglese, uno svizzero…no, anzi, gli svizzeri no, nelle barzellette non ci sono, come ricorda Elio. IMO, le/gli sceneggiatrici devono capire che non è che in ogni film dobbiamo inserire tutto il mondo, tutta la sua varietà, compresa ogni minoranza, pure le meno note, in nome della correttezza. Che poi, anzi, i film sono sorprendenti anche quando sono scorretti. Questo film fu secondo in Italia ma, come detto, fu una catastrofe al botteghino, dati anche i costi spaventosi (visivamente è bellino). Temo che i voli della Capitana Marvel termineranno qua.

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