Regia di James Mangold vedi scheda film
Un addio dignitoso per Indy, con questo Quadrante del Destino, l'unico a non essere diretto da Spielberg, e lo si nota subito. Dall'inizio. Nessuna montagna della "Paramount" ad aprire il film (che i fedelissimi sapranno). Un sette lo merita lo stesso il regista James Mangold
che si impegna a donare a Indy ritmo e riprese contemporanee gestendo uno dei film più costosi della storia del cinema. Un giocattolone ultrapotente. Nulla più. Harrison Ford ce la fa! Eccome ce la fa. Addio Indy. Accompagnato da John Williams. Mi/ci mancherai.
Postilla: l'ho visto in una sala a Tennoji, Osaka. Non mi dilungo ad elogiare la sala, le poltroncine, lo schermo, l'audio, né che i titoli di coda siano stati mandati tutti fino all'ultimo - e solo allora - il pubblico si è alzato per lasciare la sala! - no, mi ha fatto riflettere che la sala semi piena era occupata da quarantenni fino a ottantenni!!! Nessun, dico nessun bambino ragazzino ragazzo. E la mente va a quando vidi io, da bambino, da ragazzino, Indiana Jones, negli 80, a quanti eravamo. Davvero tanti.
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