L'occhio indiscreto di Barbara Kopple s'inoltra attraverso trent'anni di storia americana, con il pretesto di mettere a confronto le tre edizioni di Woodstock del 1969, 1994 e 1999, l'evento musicale del Novecento. Il filo rosso del documentario è la musica. Da Bob Dylan ai Metallica, passando per Janis Joplin, gli Who, i Red Hot Chili Peppers e tanti altri, sfila sullo schermo il meglio del rock. Però il film della Kopple, ha valore soprattutto come testimonianza dei mutamenti della società americana; se Woodstock del 1969 era lo specchio di una generazione, le edizioni successive si dimostrano eventi da merchandising.
Purtroppo nel nostro paese non sono in molti (faccio specifico riferimento alla nuova generazione) a sapere cosa sia stato di preciso Woodstock. Penso di poter però affermare con certezza che quasi nessuno sia a conoscenza dei suoi rovinosi epigoni.
Ma non è certo solamente in virtù del proprio valore didattico che risplende questo documentario.
Spalancate le porte del… leggi tutto
Finalmente un film sul rock che non è la cronaca appiattita di un concerto o di qualche noiosissima tranche de vie rockettara, ma che utilizzando benissimo la musica e le figure dei musicisti sviluppa un discorso critico sulle tendenze della società in cui il fenomeno musicale si esprime e viene consumato. leggi tutto
Purtroppo nel nostro paese non sono in molti (faccio specifico riferimento alla nuova generazione) a sapere cosa sia stato di preciso Woodstock. Penso di poter però affermare con certezza che quasi nessuno sia a conoscenza dei suoi rovinosi epigoni.
Ma non è certo solamente in virtù del proprio valore didattico che risplende questo documentario.
Spalancate le porte del…
Un buon documentario, eccellente sotto certi aspetti, che testimonia soprattutto una cosa...Non si possono ripetere gesti ed azioni appartenenti ad un'epoca che non esiste più (e questo appare più che evidente lungo tutto il trascorrere del d ocumento visivo). Chiedersi che cos'hanno a che fare personaggi quali i Porno for Pyros e Limp Byzkit presenti nei concerti successivi…
Finalmente un film sul rock che non è la cronaca appiattita di un concerto o di qualche noiosissima tranche de vie rockettara, ma che utilizzando benissimo la musica e le figure dei musicisti sviluppa un discorso critico sulle tendenze della società in cui il fenomeno musicale si esprime e viene consumato.
Protagonisti sul palco o vagabondi solitari con la chitarra sulla spalla, guitar heroes come spadaccini invincibili e menestrelli da falò sotto le stelle. In molti, sul set, hanno imbracciato lo strumento musicale che…
Bel documentario.
Interessante, con ritmo e montaggio a mio avviso molto buoni. Un po' avvilente per chi, come me, appartiene alla generazione di woodstock '94 e '99, che non riesce a reggere il confronto con gli anni '60. Ben riuscito e non scontato il parallelo finale tra le edizioni, che stupisce con il riconoscimento di una deriva esistenziale che, in ultima analisi, comincia negli anni '60.
un film molto bello che riesce a trasmettere la purezza (almeno all'apparenza) dei mitici '60 in america che si scontra con l'attuale mancanza di idee ed ideali.anche la muscia (tranne qualche eccezione) era di un altro livello.la kopple dimostra un talento unico e rende ritmatissimo e piacevolissimo un documentrio.cosa rara.
Film che restano nella memoria per la rappresentazione pura e semplice della realtà...che a volte può far male, a volte può far commuovere e a volte può far riflettere...
Ecco alcuni film che secondo me hanno avuto poco successo di pubblico...la maggior parte della gente preferisce trascorrere le vacanze di natale sul Nilo...per esempio!
L’occhio indiscreto di Barbara Kopple s’inoltra attraverso 30 anni di storia americana, con il pretesto di raccontare e mettere a confronto le tre edizioni di Woodstock del 1969, 1994 e 1999, l’evento musicale del ’900. Il filo rosso del documentario è, e non poteva essere altrimenti, la musica e in tal senso l’immagine più emblematica è il montaggio alternato tra le immagini in…
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