Regia di Stefano Vicario vedi scheda film
"Sottovento" diretto nel 2001 da Stefano Vicario,
devo dire che non mi è dispiaciuto,ma anche lasciato
perplesso.
La storia racconta che Paolo è uno skipper di fama, che ha mollato tutto dopo
aver perso un uomo nel corso di una regata.
Però non ha mai smesso di sognare il mare,e quando un miliardario
gli rimette in sesto la barca e i sogni sembrano realizzarsi,
c'è un compromesso perché Paolo deve sottoporsi a una è dura prova
e cioè imbarcare sette giovani disadattati e rieducarli e tra loro c'è il nipote del mecenate.
Il Film prodotto dalla A.M.A. Film,Radiotelevisione Italiana
e Rai Cinemafiction ed è l'opera d'esordio di Stefano Vicario,
un regista che arriva da Film Tv e Fiction,e costruisce una
storia incentrata sulla bravura di Claudio Amendola
che interpreta Paolo e sulla passione del mare e in una nave da governare
per un soggetto scritto da lui stesso.
Il tutto si snoda dai caratteri delle varie persone che
deve mettere in riga Paolo e ha insegnarli a stare
in barca a vela,ed ognuno ha grossi problemi
psicologici ma anche per l'antipatia alla bella
collaboratrice del magnate Francesca,
che poi avrà esiti prevedibili ed è interpretata
dalla ex Miss Italia Anna Valle.
Però bisogna dire che per circa un ora
il tutto funziona a dovere,solo che a un certo
punto cade sulle solite litigate e del solito
ribelle che deve educare,ma anche sulle solite
banalità e tormentoni che dopo un certo punto
annoiano.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove oltre i citati figurano:
Emanuela Barilozzi-Gabriele Bocciarelli-Daniele Cogliandro-
Vincenzo Crivello-Benedetta Massola-Antonello Morroni-
Mariano Rigillo-Rosa Sironi-Francesco Venditti
e Luca Dresda.
In conclusione un Film medio,
con una regia semi televisiva
che non fa colpi di coda e fa il suo
"compitino",ma ha il merito di trasmetterti
la passione che ha per il mare,
ma che poi finisce con un finale
troppo accomodante e che
non chiude tutte le storie e risulta
un pò irrisolto per questo,
ma rimane un prodotto gradevole
che si lascia guardare.
Il mio voto: 6.
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