Regia di Mario Amendola vedi scheda film
Mal spaccia eroina: arrestato con una voluminosa valigia stracolma di droga, finisce in carcere. Un sogno? Un delirio? No, soltanto un film, e viene da pensare: purtroppo. Perchè il cantantino inglese è così carino, innocente ed educato che un po' di galera non poteva che renderlo più 'umano'. E invece questo musicarello abusa della realtà e ne fa strazio producendosi in una folta serie di luoghi comuni non solo sui delinquenti e sul traffico di droga, ma anche sulla musica e sull'amore, le due principali componenti della storia. A garantire la parte comica del lavoro ci sono Carlo Delle Piane, Francesco Mulè e Ferruccio Amendola, nipote del regista e già affermato come doppiatore; la sceneggiatura, manco a dirlo, è opera dell'affiatato team Bruno Corbucci/Mario Amendola. Silvia Dionisio è l'elemento estetico (per il pubblico maschile, chiaramente) del film, il finale lieto è garantito anche a costo di brutalizzare la logica e la coerenza, come spesso in questi lavorucci accadeva. Tanti i siparietti musicali, con la particolarità del bilinguismo del protagonista che gli consente di esibirsi in brani in inglese come in (stentato) italiano; Mal nel solo 1970, appena scioltisi i Primitives che capeggiava fino all'anno precedente, girò tre musicarelli, tutti insulti a questo livello. 1,5/10.
Cantantello inglese che vive in Italia viene arrestato durante una tournè in Inghilterra: detenzione di eroina. Ma è tutto un losco piano di cui lui è solo vittima.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta