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Malafemmena

Regia di Armando Fizzarotti vedi scheda film

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La recensione su Malafemmena

di mm40
3 stelle

La napoletana Rosa è una malafemmena: bella, vitale, egocentrica e spudorata, ama essere corteggiata fino al punto di causare indirettamente la morte di uno spasimante, ucciso in duello da un rivale. Dopo mille disavventure sembra mettere la testa a posto insieme al cantante Angelo, appena tornato dagli Usa; ma per Rosa sono in arrivo altri guai.

 

Per Armando Fizzarotti si tratta dell'ultima regia; nel giro di pochi anni raccoglierà il testimone suo figlio Ettore Maria, che dirigerà la sua prima pellicola nel 1964 con In ginocchio da te. Un testimone che non è solamente ideale, ma è esplicito anche nei contenuti del cinema dei due artisti partenopei: se Armando chiuse la carriera con un proto-musicarello (melodramma incentrato sulla musica, contenente esecuzioni canore), dopo una serie di titoli comunque non molto distanti nei contenuti, Ettore Maria la aprì definendo i canoni del nuovo genere, da lui stesso perfezionati nel corso delle successive regie (sostanzialmente virando in maniera netta verso la commedia e coinvolgendo i giovani cantanti più in voga del momento). La 'star' musicale di Malafemmena è Nunzio Gallo, che in quello stesso 1957 aveva vinto Sanremo in coppia con Claudio Villa (Corde della mia chitarra era la canzone); il cast dal punto di vista degli attori veri e propri non ha comunque nulla da invidiare a coeve produzioni dal budget superiore: Maria Fiore, Aldo Bufi Landi, Aldo Giuffrè, Pasquale De Filippo in una parte minore e ancora Gabriele Tinti, Enzo Garinei, Olga Sobelli e Donatella Mauro sono i nomi di maggior risalto. Malafemmena è innanzitutto una canzone (di Totò, come noto) e la sua trasfigurazione in pellicola cinematografica è dovuta a una sceneggiatura firmata dallo stesso regista; in sostanza di nuovo non c'è assolutamente nulla, di interessante davvero pochetto, ma l'opera salva il salvabile grazie a una confezione sufficientemente curata e professionale, in vista - già all'uscita del film - di un successo di cassetta minimo e temporaneo. 3/10.

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