Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Il titolo italiano "Non per soldi... ma per denaro" lo trovo abbastanza simpatico anche se infedele rispetto all'originale, che si potrebbe tradurre con "Il biscotto della fortuna", e anticipa la tematica del film legata all'avidita' umana e alla sete di facili guadagni. È un'altra commedia di un Wilder morale ma non moralistico, un po' come ne "L'appartamento" interpretato dallo stesso Lemmon, dove il regista riflette sul degrado di una società che mette al primo posto la smania di arricchirsi senza guardare in faccia a nessuno e infischiandosi delle conseguenze, anche se il richiamo della coscienza prima o poi si farà sentire. Diviso in brevi capitoli introdotti ciascuno da un titolo diverso, è un film divertente, amaro e perfino inquietante che non replica l'exploit geniale de "L'appartamento" ma si attesta su livelli comunque onorevoli per il grande maestro. Jack Lemmon è sempre la perfetta incarnazione del cittadino medio americano, ma stavolta si fa spesso rubare la scena da Walther Matthau, straordinario nel ruolo del cognato Willie Gingrich che escogita la truffa, premiato con un meritato Oscar come attore non protagonista. Fra gli altri, buone le prove del nero Ron Rich nella parte del giocatore di baseball e di Judy West nel ruolo della ex-moglie. A mio parere da riscoprire e da rivalutare, pur non toccando le vette delle commedie del decennio precedente, ma Wilder ha sempre molto da dirci e lo fa col suo stile inimitabile.
Voto 8/10
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