Regia di José Luis Merino, Eugenio Martin vedi scheda film
Uno Spaghetti Western molto kitsch ma apprezzabile ...
Una banda di fuorilegge sconfina in Messico con il bottino ma va a pestare i piedi ad un curioso pistolero con la passione dell' astronomia ... Per apprezzare un po' questo film bisogna riuscire a chiudere gli occhi su alcune irritanti ingenuità , sull' incredibile poncho leopardato del protagonista , sui cartelli scritti in italiano e sul tremolante finale apocalittico . Si possono invece valutare più positivamente certe estrose peculiarità , come le insolite atmosfere similgotiche , il trio di pistoleri che affianca il capo dei banditi e la loro eliminazione in apprezzabile formato flashback .
Efficaci le interpretazioni del protagonista , Lang Jeffries , attore americano specializzato in peplum e film di spionaggio , e naturalmente del sempre simpatico e sempre carognone Fernando Sancho . Ben caratterizzati , come già detto , i tre tirapiedi del boss , Aldo Sambrell , Carlo Gaddi e Ruben Rojo . Non male anche il lieve tocco sexy dato alla pellicola dalla presenza delle belle Femi Benussi , Giuliana Garavaglia e , udite udite , Marisa Paredes , futura musa di Almodovar . Il regista è il solitamente mediocre spagnolo Josè Luis Merino , anche se c' è chi attribuisce la direzione al più accreditato Eugenio Martin . Locations iberiche belle e meno abusate del solito e discreta colonna sonora di Angelo Lavagnino , per uno Spaghetti Western parecchio kitsch ma originale ed interessante . Lo premio con un 6,5 .
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