Regia di B.J. Novak vedi scheda film
Il debutto dietro la macchina da presa del narcisista B.J. Novak (anche sceneggiatore e interprete principale), sorretto dalla produzione di Jason Blum, non lascerà di certo traccia nella storia del cinema, anche se questa specie di commedia filosofica è stata premiata da critica e pubblico.
Ben Manalowitz (B.J. Novak), scrittore del New York Times, frequenta a letto, con disinvoltura, le molte ammiratrici che incontra sino a quando, una sera, riceve la telefonata di Tylor Shaw (Boyd Holbrook): è il fratello di Abilene (Lio Tipton), un'aspirante cantante che ha avuto in passato (forse) una veloce relazione con Ben, che lo informa del fatto che la ragazza è morta per overdose. Da New York Ben si trasferisce quindi in Messico, per partecipare al funerale di Abilene. Quando Tylor chiede il suo aiuto per individuare il colpevole di quello che ritiene essere in realtà un omicidio, Ben ottiene dall'editrice Eloise (Issa Rae) il permesso di avviare un podcast sul caso. Più spinto da ambizioni personali, che non dalla ricerca della verità, Ben inizia a indagare.
Attore e sceneggiatore di serie televisive, molto apprezzato in patria, B.J. Novak debutta dietro la macchina da presa con questo stravagante lavoro, suo al 100%, sceneggiatura e primo ruolo compresi. Tra i produttori è presente Jason Blum, un nome a garanzia del successo, di fatto già ottenuto al box office (circa 4.000.000 di dollari d'incasso, in un mese di programmazione nei soli Stati Uniti e Canada). Vengeance non farà certo la gioia di chi si aspetta un thriller, un horror o un giallo, essendo nulla di tutto di questo. Per oltre 100 minuti Novak si esibisce in una performance narcisistica, che nega ogni più elementare momento d'intrattenimento e di spettacolo. La storia, complessa e articolata, tira in ballo questioni filosofiche sulla vita e sul suo parziale riflesso, privo di consistenza e sentimento, che è quello basato sull'illusorio mondo delle immagini (registrate su un social o in video-selfie sul cellulare) e della egoistica ricerca del successo popolare. Estremamente territoriale, con rimandi alla storia del Texas, Vengeance procede in maniera innocua, fastidiosamente contenuta. Poco cinematografico e molto didascalico, ha ottenuto un largo apprezzamento da parte della critica ufficiale, evidentemente ben disposta nei confronti dell'autore. Non si spiega altrimenti come, questa specie di talk show da prime-time pomeridiano, possa aver ottenuto tanto consenso. Vederlo su un grande schermo non cambierà di certo la sensazione di vuoto che provoca durante la visione. Ciò non toglie che possa trovare i favori di un pubblico esclusivamente femminile, ossia alla ricerca di un racconto basato su suggestioni, su cose dette e non mostrate, su intrighi sessuali a malapena accennati.
"La vendetta che sopravvive alla morte dell'essere odiato, che non è mai sazia, causa un tetro spavento."
(Honoré de Balzac)
Trailer
F.P. 21/08/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 108'10") / Date del rilascio: USA, Canada e Brasile, 29/07/2022; Italia, 08/09/2022
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