Regia di Andrew Adamson, Vicky Jenson vedi scheda film
Uno dei primi esempi di cinema d'animazione realizzato, sostanzialmente, per un pubblico più grande che per i più piccini. Che, tuttavia, si divertono. Perché la grande intuizione di questo piccolo capolavoro di grazia politicamente scorretta è quella di indirizzarsi al pubblico più vasto, accontentando tutti i palati con invenzioni strabilianti e una storia che propone tutti gli ingredienti necessari per costruire una fantastica anti-favola. La grande innovazione è, infatti, quella di ribaltare la manichea visione di personaggio buono -bello, pulito e dai solidi e nobili ideali- e cattivo -brutto, sporco e cattivo-: il "buono" diventa cattivo e viceversa. Un orco è al centro dell'anti-favola. Ed è, incredibile a dirsi, il personaggio positivo. Citazione a gogò con canzoni perfettamente inserite per un cartoon veramente epocale -non solo per l'invito alla selezione ufficiale del Festival di Cannes- sia per l'incredibile progresso delle tecniche di animazione digitale che per la solida sceneggiatura, con personaggi che non si dimenticano. E tante frecciatine a Mamma Disney. Oscar come miglior film d'animazione.
Fenomenale.
Voto: 8.
Ottima.
Ottima.
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