Espandi menu
cerca
La campana del convento

Regia di Douglas Sirk vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Baliverna

Baliverna

Iscritto dal 10 luglio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 104
  • Post 5
  • Recensioni 2157
  • Playlist 27
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La campana del convento

di Baliverna
8 stelle

Un insieme di persone, legate e connesse tra loro a vario titolo, viene costretto a rifugiarsi in un convento in una notte di tregenda. Un ambiente costretto dove si dipanano tensioni, rivalità, dubbi e colpi di scena.

Ero già convinto che Douglas Sirk fosse un buon regista, che ha dato buoni risultati non solo nel melodramma – nel quale è arcinoto – ma anche nella commedia, per la quale è molto meno conosciuto. Ma ora ho apprezzato il suo talento anche nel noir “conventuale”, se così si può dire.

A questa pellicola non manca certo l'originalità. Questo vale se non per l'ambientazione in senso stretto (i “film di suore” non sono mai mancati nella storia del cinema”), certo per la commistione tra l'ambiente del convento e quello esterno, dove proliferano passioni violente e omicide, e dove un'innocente rischia di finire sulla sedia elettrica per la faciloneria di certi giudici.

Tuttavia, anche all'interno del convento vi sono tensioni e rivalità, tutte innescate da una mela marcia (l'infermiera linguacciuta e maldicente) e da una superiora un po' gretta e troppo prona all'autorità civile, impostazione tipica del mondo luterano, più che cattolico. Nel rapporto con la suora protagonista (Claudette Clberte, di cui vediamo solo “una finestrella” di volto) affiorano questioni sottili e fondamentali, difficili da dirimere a colpo d'occhio. È giusto, ad esempio, mettersi di traverso alla giustizia civile se si intuisce, prima di averne le prove, che il condannato è innocente? Io credo di sì. È giusto, inoltre, addirittura disubbidire alla superiora per fare ciò? Anche qui credo di sì. Del resto, le regole sull'obbedienza religiosa al superiore dicono che si deve obbedire sempre, tranne quando venisse chiesto di commettere un peccato. E proprio questa può essere l'eventualità per la protagonista: ella ha la coscienza certa che la ragazza è innocente, e quindi ha il dovere interiore di impedire che un'innocente venga giustiziata.

I personaggi hanno tutti la loro quota di interesse. Il fidanzato dilaniato dal dubbio, lo sguattero del convento (solo apparentemente scemo), la superiora con il paraocchi, l'infermiera con i denti avvelenati, i gretti e qualunquisti funzionari delle forze dell'ordine, la coppia coinvolta nella torbida storia di gelosia e di morte. Quanto alla protagonista, vi è un altro elemento degno d'interesse: è dilaniata dal senso di colpa per il suicidio della sorella, che seguì il suo intervento a gamba tesa contro il matrimonio della ragazza, che riteneva sbagliato. Lo fosse o non lo fosse, ma che diritto aveva la sorella maggiore di mandarlo a monte? Ne aveva il diritto? Forse è proprio la conseguenza della sua azione a fornirci la risposta.

Douglas Sirk dirige al meglio gli attori e controlla bene i tempi delle scene (virtù oggi in estinzione, ma allora abbastanza comune). Anche la sceneggiatura è buona, benché scritta da autori a me sconosciuti. Il risultato è una pellicola avvincente e mai noiosa, che oltretutto ci lascia a riflettere un po'.

*** ANTICIPAZIONE DEL FINALE ***

C'è solo un difetto chiaro, benché di piccola entità: il finale è un attimo troppo veloce e sbrigativo. Valeva la pena, secondo me, di girare ancora alcune scene in cui si mostrava come la situazione si accomodava, e anzi si capovolgeva. Perché una condannata a morte venga scagionata, non bastano certo due cenni di parole alle guardie venuta per prelevarla, peraltro non mostrati.

P.S. Ho visto la versione digitalizzata di recente mostrata da TV2000.. Il video è davvero buono e le immagini perfette, ma l'audio italiano, che sono riusciti a recuperare chissà come, lascia molto a desiderare. È proprio il caso di guardarsi quella originale in DVD.

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati