Regia di Bernard Rose vedi scheda film
Helen (Virginia Madsen) e' una giovane studentessa dell'Università di Chicago, che per la sua laurea decide di presentare una tesi sulle leggende metropolitane della sua città, in particolare su Candyman, un individuo di colore armato di uncino, che secondo gli abitanti di un sobborgo, si e' reso autore di tremendi omicidi. Tratto da un racconto presente nell'antologia IL LIBRO DI SANGUE di Clive Barker, qui anche in veste di produttore esecutivo, CANDYMAN-TERRORE DIETRO LO SPECCHIO e' un horror che alla sua uscita avrebbe senz'altro meritato maggior visibilità, oscurato probabilmente da quei film che hanno avuto come protagonista un personaggio divenuto di culto come Freddy Kruger, col quale il film di Bernard Rose ha più di un'attinenza. Personalmente non ho mai particolarmente apprezzato la saga di NIGHTMARE, tantomeno il suo sopravvalutato inventore. L'opera diretta da un poco noto e abbastanza anonimo regista britannico, e' invece un film, seppur in parte debitore della saga prima menzionata, con una propria personalità e realizzato con grande eleganza e raffinatezza registica e stilistica. Non si tratta di un film dell'orrore fine a se stesso, ma un viaggio onirico e allucinato negli ambienti più degradati di una metropoli americana. Case popolari invivibili e fatiscenti, con muri coperti da scritte e graffiti. Sporcizia, emarginazione, segregazione razziale, degrado urbano e sociale. Notevoli alcune trovate visive. Una fra tutte quando la protagonista trova un'apertura in un muro. Uscendo, l'apertura si trova proprio sulla bocca di un enorme volto che fa da murales alla parete. Nella seconda parte, con l'entrata in scena dell'entità ultraterrena che da il titolo al film, la pellicola, inspiegabilmente, perde un po' di colpi. Sembra quasi che il mistero, ormai in parte svelato, riduca un poco l'interesse complessivo. Nonostante tutto, il film si continua a seguire con attenzione se non altro per la splendida e intensa interpretazione della bravissima Madsen, con un personaggio sofferente e tormentato. Inoltre la pellicola stessa prende quasi una piega fantasy, con un sorprendente risvolto melodrammatico e romantico, sottolineato dalla splendida colonna sonora di Philip Glass. Candyman e' un "mostro" spietato, che non risparmia nessuno, bambini compresi. Ma al tempo stesso e' una creatura anche lei tormentata, come la bella protagonista. Una vittima. Horror con qualche momento splatter, sempre in funzione della storia e mai gratuito, con una chiara e lucida analisi sociale mai banale o demagogica. Triste e suggestivo.
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