Regia di Andrea Zaccariello vedi scheda film
Tre episodi nella Roma popolare. Nel primo Dante (Natoli), genitore scarsamente alfabetizzato, vorrebbe che il proprio figlio facesse il calciatore da grande. Ma il bambino non ne vuole sapere, prende fior di voti a scuola e alla fine sarà il padre a prendere il diploma di terza media. Nel secondo episodio un cameriere ha aspirazioni da cantante retrò. Nel terzo, Aurelio (Cecchini), un uomo prossimo alla quarantina, vive nel mito del padre mai conosciuto, quel Gordon Steele che negli anni sessanta si affermò nel nostro cinema interpretando la parte di Maciste in diversi film.
Zaccariello aggiorna la saga de I mostri agli anni novanta. La comicità è greve, le battute sanno di barzelletta posticcia e la regia è confusa. Il ritratto popolare di un'Italia alla ricerca del boom rimane soltanto una sparata nel titolo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta