Regia di Manoel de Oliveira vedi scheda film
L'argomento della vecchiaia è già pesante di suo, inoltre messo insieme a un triplo lutto, quindi lo spettatore sa già a cosa va' incontro. Inoltre preso atto che il maestro portoghese non sa che cosa sia il ritmo (ormai me ne sono fatto una ragione), e che per di più, in questo film i dialoghi sono ridotti all'osso, devo ammettere che stavolta mette insieme un cast talmente notevole, tra i quali si avvale di un immenso Piccoli, che nonostante i soliti difetti (nel senso che per me il film è e rimane un "mattone") mi trovo costretto a dargli la sufficienza. Voto: 6.
Un attore anziano, perde moglie, figlia, nuora e genero in un incidente. Da quel momento dovrà vivere da solo con il nipotino.
Adatta il film.
Nulla, oramai ho capito che De Oliveira, va' preso per quello che è e che il ritmo non è nelle sue corde.
Il maestro portoghese non ha nelle vene il ritmo, non c'è niente da fare.
Sicuramente gli han rubato la palma d'oro a Cannes come miglior attore (battuto da Magimel, per "LA PIANISTA"), perchè in questo film è eccezionale.
Piccola parte anche per lei: brava.
Piccola parte, ma grandissimo.
Spledida attrice feticcio di De Oliveira. Invecchia bene ed è sempre brava.
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