La recensione su L'ultima vendetta

di alan smithee

6 stelle

AL CINEMA

Dopo aver compiuto un attentato presso in pub di un piccolo centro tra le amene campagne del Donegal, in Irlanda, che causa dicerse vittime innocenti, tra cui due bambini, una cellula dell'IRA composta dalla tenace Doireann McCann (una ottima Kerry Condon, vera forza del film) e da tre meno efficaci collaboratori maschi, si rifugia nella cittadina costiera di Gleann Cholm Cille, in attesa che si calmino le acque.

A loro insaputa, tra gli abitanti del borgo c'è anche Finbar Murphy (un coriaceo ma anche tenero Liam Neeson), un solitario sicario della mafia, vedovo ed ormai in pensione, che si spaccia per commerciante di libri e svolge ancora qualche missione per sbarcare il lunario.

Quando uno dei terroristi arriva a minacciare una bambina a lui cara, a Finbar non resta altro che tornare a imbracciare le armi per vendicarsi, dando del filo da torcere alla banda di assassini indipendentisti.

Liam Neeson è un po' come Nicolas Cage: un gran bravo attore che tuttavia si concede a decine di opere commerciali per questioni di pura sopravvivenza.

Nulla di male in fondo, per un interprete che ha saputo distinguersi con alcuni tra i migliori registi contemporanei (Spielberg e Scorsese su tutti, ma pure con i più ispirati Jordan e Raimi ha lasciato il segno), e che ritroviamo puntualmente nei panni action di attempato poliziotto o delinquente dal buon cuore, sfidando una età anagrafica che lo vede oltrepassare i settanta dimostrandone come minimo circa quindici in meno.

Stavolta il thriller in questione, diretto con buona mano da quel Robert Lorenz già responsabile con Neeson del non inguardabile Un uomo sopra la legge (2021), è decisamente più efficace del solito "Neeson-thriller", e si avvale di un contesto scenografico ben ricostruito entro un contesto da guerra civil-religiosa che diviene un contesto prezioso e convincente.

La natura amena ed incontaminata del verde Donegal tutto dirupi e spiagge incontaminate, fa il resto, mentre il thriller si snoda attraverso la sua movimentata vicenda, facendo emergere una figura femminile importante che la ispirata Kerry Condon riesce a tratteggiare in modo esemplare.

Completano il bel cast attori apprezzati ed efficaci come Colm Meaney, Ciarán Hinds, e il divo dei serial Jack Gleeson, nei panni di un folle sicario psicopatico il cui agire si rivela più utile del previsto.

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