Regia di Henrique Goldman vedi scheda film
Un tentativo di raccontare il mondo dei trans in salsa melodrammatica e tratto da una storia autobiografica, ci sono vari tratti di cinematografia che hanno fatto la storia del cinema e non solo di genere, ad iniziare da Fellini, Pasolini e Fassbinder e non solo. Il tentativo va a strattoni e si adagia su un tipo di melò fuori tempo massimo anni '50, sballottando il personaggio principale con una maschera adeguata, ma spesso abusata. Certe scene insistite di piazza e violenza non riescono a dare la vera immagine che l'ambiente non nasconde neanche tanto; stride il carattere della protagonista che si confonde con i sentimenti e troppe altre cose messe nel piatto e risolte in maniera superficiale.
Sembra che alle volte sceneggiatura e regia si trattengono di andare a fondo per mancanza di coraggio, facendo scadere spesso la storia in storiella rimpastata ed aggiornata
Una trama che si espone troppo nel lato sentimentale, che andrebbe anche bene a tratti, ma nell'insieme non è cucita per suscitare interesse
Non è riuscito a comporre bene sia in alto di scenggiatura ed ancora meno in quello di regia, molto approssimativa e poco originale
E' l'interpret giusta, faccia e movimenti, ma non è inquadrata bene nel film e riesce ad essere solo una caricatura e questo non è certamente giusto per il film
Un discreta interpretazione di questo attore spesso relegato a ruolo di semicaratterista ed invece avrebbe delle ottime possibilitàe purtroppo agganciato a troppe produzioni Tv
Un ruolo che dovrebbe dare la nota ironica, ma riesce solo a atratti e fuori luogo
Nel ruolo di una trans amica e connazionale
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