Nell'aprile del 1945, sul finire della seconda guerra mondiale, Isola gestisce il mercato nero della città di Milano e Yvonne è la sua ragazza, cantante nell'unico locale notturno ancora attivo. Quando insieme ai suoi compari Isola scopre che proprio a Milano Benito Mussolini ha nascosto il suo tesoro in attesa di fuggire in Svizzera, si organizza per trovarlo e rubarglielo.
Accettabile se lo si prende per quello che è: un fumettone che punta più sulle ambientazioni e le atmosfere che sullo sviluppo di una trama in senso cinematografico sia per i dialoghi che per l'azione entrambi piuttosto grossolani. Timi e la De Angelis a mio parere i migliori.
Poteva essere, ma non è. Coraggio zero, nessuna cattiveria, nessuna gag. Solo grandi set e costumi d'epoca e un buon cast (Castellitto, Ragno, De Angelis e Ferrari sempre top di gamma). Dov'è Monicelli? Ma anche Tarantino...?
Idea di base e ambientazione lasciavano ben sperare in un prodotto dissacrante e divertente: purtroppo la pellicola è invece assai squilibrata, i personaggi poco credibili e le scene d'azione prive di tensione. Esperimento fallito.
Belle idee, in teoria, che si schiantano contro il muro di una realtà assai frustrante. Film troppo ambizioso, che finisce per mancare negli elementari, mentre prova a inerpicarsi su strade sconnesse. Manca la tensione, che sarebbe il fulcro del genere. Peccato.
Da “Chi ha rubato i fascisti?” a “Chi ha rubato ai fascisti?” potrebbe sembrare un passo in avanti, in realtà è un passo di lato: “Ribaltiamo il d∩ce” - pardon, "Rapiniamo il d∩ce" - è la risposta sbagliata alla richiesta di compari cinematografici mai posta da “Freaks Out”: però fa ridacchiare, e la… leggi tutto
Milano '45.
La guerra è al suo ultimo attimo.
Nella città bombardata che vede i fascisti organizzarsi per la fuga, e gli alleati a un passo dalla vittoria, un manipolo di desperados, capitanati da Isola, il golden boy del mercato nero, tenta - con un piano rocambolesco - di impadronirsi dell'oro di Dongo.
Il revisionismo storico tarantiniano, inaugurato nel 2009 con Bastardi… leggi tutto
Non sembra ma nel pieno periodo del nazifascismo hitler faceva qualsiasi cosa per aiutare il duce, forniture di armi e di fiducia, e quando l'avevano quasi catturato, mandò qualcuno per liberarlo, così che quasi spaesato sembrò dirgli, ma sei già qui? Non doveva essere così semplice trattare col fhurer tipo su un vagone del treno col quale quelli che hanno…
Milano '45.
La guerra è al suo ultimo attimo.
Nella città bombardata che vede i fascisti organizzarsi per la fuga, e gli alleati a un passo dalla vittoria, un manipolo di desperados, capitanati da Isola, il golden boy del mercato nero, tenta - con un piano rocambolesco - di impadronirsi dell'oro di Dongo.
Il revisionismo storico tarantiniano, inaugurato nel 2009 con Bastardi…
Negli ultimi giorni della Repubblica di Salò, il borsanerista "Isola" e la sua raccogliticcia banda organizzano una rapina, per appropriarsi di un immenso tesoro che un gerarca fascista si prepara a portare con sè in Svizzera. Il progetto trova attuazione, ma è non semplice portarlo a termine, anche a causa di pericolosi tradimenti. Dopo "Freaks Out" ed il terzo episodio di…
Milano 1945. La guerra sta volgendo al termine e Pietro Lamberti, detto Isola, appoggiato dal gerarca fascista Borsalino, può agire indisturbato come capo della borsa nera della città. Pietro, con l’aiuto della sua fidanzata Yvonne, cantante di night e amante dello stesso Borsalino, decide di radunare un manipolo di disperati come lui per cercare di dare una svolta alla…
Da “Chi ha rubato i fascisti?” a “Chi ha rubato ai fascisti?” potrebbe sembrare un passo in avanti, in realtà è un passo di lato: “Ribaltiamo il d∩ce” - pardon, "Rapiniamo il d∩ce" - è la risposta sbagliata alla richiesta di compari cinematografici mai posta da “Freaks Out”: però fa ridacchiare, e la…
Idea stimolante, realizzazione traballante. Questa, in una frase (in rima), la sintesi dell'opera.
Le premesse per un action nostrano d'ambientazione storica non sarebbero difettate, ma l'esecuzione è deludente per una moltitudine di ragioni. Anzitutto, manca completamente l'immersività, attentata soprattutto da una caratterizzazione delle scene che strizza troppo l'occhio al…
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Commenti (8) vedi tutti
Accettabile se lo si prende per quello che è: un fumettone che punta più sulle ambientazioni e le atmosfere che sullo sviluppo di una trama in senso cinematografico sia per i dialoghi che per l'azione entrambi piuttosto grossolani. Timi e la De Angelis a mio parere i migliori.
commento di bombo1Poteva essere, ma non è. Coraggio zero, nessuna cattiveria, nessuna gag. Solo grandi set e costumi d'epoca e un buon cast (Castellitto, Ragno, De Angelis e Ferrari sempre top di gamma). Dov'è Monicelli? Ma anche Tarantino...?
commento di scapigliatoIdea di base e ambientazione lasciavano ben sperare in un prodotto dissacrante e divertente: purtroppo la pellicola è invece assai squilibrata, i personaggi poco credibili e le scene d'azione prive di tensione. Esperimento fallito.
commento di Fanny SallyPessima regia e attoruncoli da strapazzo. Sceneggiatura superficiale.
commento di gruvierazL'oro di pongo.
leggi la recensione completa di mckfinale deludente, moscio. Ho l'impressione che si stiano preparando a un sequel
commento di argo979fosse un film comico non sarebbe male
commento di garanceBelle idee, in teoria, che si schiantano contro il muro di una realtà assai frustrante. Film troppo ambizioso, che finisce per mancare negli elementari, mentre prova a inerpicarsi su strade sconnesse. Manca la tensione, che sarebbe il fulcro del genere. Peccato.
leggi la recensione completa di Souther78