Regia di Benjamin Ross vedi scheda film
I limiti dell'operazione stanno principalmente nell'impianto da fiction televisiva e nella scelta di un protagonista che somiglia in maniera vaghissima a Welles e ne possiede l'1% della personalità. Per il resto è un lavoro accuratamente (ri)costruito e diretto sufficientemente bene, ma che non decolla mai e rimane ancorato al suolo dai fardelli di cui sopra. La Griffith e Malkovich, nomi comunque di richiamo e mai superflui, non fanno la differenza da soli. Apprezzabile ad ogni modo l'idea di spiegare il genio giovanile di Welles e le peripezie affrontate dalla sua opera prima cinematografica anche a chi non ne conoscesse la travagliata genesi. E' realmente incredibile ancora oggi che uno dei film più importanti della storia del cinema mondiale abbia incontrato tanti problemi ed ostacoli.
Orson Welles è chiamato a Hollywood a dirigere un film per la Rko: è il 1940 e l'autore/attore ha soltanto 25 anni, ma anche una carriera radiofonica e teatrale ben avviata ed un nome che è già garanzia. Purtroppo per lui, però, sceglie di dirigere un soggetto inviso ad un magnate, che si vede sbeffeggiato dalla trama e fa di tutto per impedire l'uscita del film. Parzialmente, ci riuscirà.
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