Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un letto in società

di undying

6 stelle

Film perduto, nell'edizione italiana, con una bellissima e disinvolta Jane Birkin, scritto da Catherine Breillat. "Commedia sexy" ben diretta e interpretata, che rappresenta anche l'esordio sulle scene per l'attrice Alexandra Delli Colli.

Parigi. Catherine (Jane Birkin) tenta di emanciparsi dalla situazione promiscua in cui vive. È infatti una giovane inglese che, trasferitasi a vivere in Francia, dopo una deludente esperienza lavorativa come cuoca, finisce per esercitare la professione di escort. Sfruttando i clienti che incontra, entra in possesso di informazioni e dettagli personali che le permettono di avviare una redditizia serie di investimenti bancari. In breve tempo Catherine raggiunge un tale livello di autonomia e indipendenza, che non esita a rifiutare la proposta di matrimonio ricevuta da François (Patrick Dewaere), il suo primo amante incontrato a Parigi.

Un letto in società: Jane Birkin

Un letto in società rappresenta la prima sceneggiatura - ispirata da un romanzo di Édouard de Ségonzac - scritta anche da Catherine Breillat, in seguito regista - a partire da L'adolescente (1976) - del controverso Pornocrazia (2004). Nel film compare inoltre, per la prima volta sulle scene, l'attrice Alexandra Delli Colli, moglie del direttore della fotografia Tonino Delli Colli e in seguito impegnata in un paio di set erotici, per film diretti tra il 1977 e il 1978 da Max Pécas (I ragazzi fic fic ed Embraye bidasse... ça fume). Un letto in società, girato a Parigi da Michel Boisrond, fu molto chiacchierato e discusso al tempo dell'uscita, per la sua carica eversiva e fortemente femminista.

Un letto in società: Jane Birkin e Patrick Dewaere

Un letto in società: Jane Birkin

I temi della liberalizzazione sessuale e dell'emancipazione, affrontati con certa leggerezza nel testo della Breillat, sono qui trattati in chiave parodica sulla falsariga di contemporanee "commedie sexy" tricolore. Non a caso, visto che si tratta di una coproduzione tra Francia e Italia nella quale, in minima quota, sono coinvolti anche attori del nostro paese, tra l'altro apprezzati per la loro performance (Vittorio Caprioli nel ruolo di titolare di un'agenzia di import-export, presente in diversi siparietti) [1], o agli esordi davanti alla macchina da presa (Alexandra Delli Colli). Molto ben fotografato, il film acquista valore per la disinvolta presenza della Birkin, genuina e sensuale bellezza inglese (all'epoca ventinovenne), in grado di far dimenticare i testi al limite del trash, nonché artefice, con la sua sola presenza fisica, di una malizia di fondo pervadente, in genere dovuta all'esposizione (mai eccessivamente nuda o volgare) del perfetto lato B, mostrato in più occasioni mentre assume pose provocanti. In sostanza, il prodotto finito non si discosta per risultato da una delle divertenti pellicole con Nadia Cassini, in questo gemellata anche grazie alla bella colonna sonora di Vladimir Cosma [2], che sarà ripresa in seguito in un film dal titolo Plein les poches pour pas un rond... (1978) e in alcuni episodi della serie televisiva Sam et Sally (1978). Un mistero la scomparsa della versione italiana dopo l'uscita cinematografica, risultando ad oggi del tutto irreperibile.

Un letto in società: Jane Birkin

Visto censura [3]

Il 28/01/1976, con V.C. numero 67809, Un letto in società passa integrale in commissione di revisione cinematografica, che "esprime parere favorevole alla concessione del n.o. di proiezione in pubblico con il divieto di visione per i minori degli anni 18 per l’indulgere e l’insistere in comportamenti erotici."

Metri di pellicola accertati: 2840 (corrispondenti a circa 104').

NOTE

[1] Cifr. recensione di Richard Eder sul "New York Times": 'Catherine & Co.', sex farce: english girl is lured by vague offers (febbraio 1976).

[2] Tra i brani della colonna sonora di Cosma, si segnalano: Parle moi de sexe, Tendre Sally e Something for Jane.

[3] Dal sito "Italia Taglia".