Regia di Joseph Kosinski vedi scheda film
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Un affascinante quanto brillante scienziato di nome Steve Abnesti (Chris Hemsworth)ha ottenuto il permesso di sperimentare i farmaci di propria invenzione su alcuni detenuti volontari, che per l'occasione hanno mediato gli effetti ignoti della sperimentazione con una pena detentiva in una struttura avveniristica e senza celle o gabbie, denominata appunto Spiderhead.
Anziché essere imprigionati, i detenuti vengono curati da sostanze che li tengono sotto controllo, mantenendone una certa serenità comportamentale che non permette loro di improvvisare comportamenti votati alla fuga, o minacciare coloro con cui condividono la pena.
La vicenda si incentra in particolare sul comportamento del detenuto Jeff (Miles Teller), in carcere per omicidio colposo a seguito di guida in stato di ebbrezza, che, dopo un periodo di perfetta intesa col suo blando capo Steve, finisce poi per comprenderne i doppi fini (ed il lucro ha sempre parte preponderante anche stavolta), ponendo in atto una attività segreta volta a rivoltarsi a quel regime apparentemente distintosi per un trattamento all'i9nsegna dei principi umani più evidenti, ma sotto cui si nascondono gli effetti aberranti che i farmaci del dottore producono, qualora miscelati con troppa disinvoltura.
Il film, che segna il ritorno alla regia del regista di Top Gun Maverick (uscito poco prima, ma in realtà girato oltre un anno fa e rimasto bloccato dagli effetti della pandemia da Covid 19), ovvero l'acclamato Joseph Kosinski, che ritrova a sé il volitivo Teller, regalandogli stavolta il ruolo centrale del contendere.
Ma il film, nonostante le notevoli argomentazioni anche a carattere etico circa la più umana riabilitazione e rieducazione degli emarginati dalla società, si arena tra i solchi un po' troppo convenzionali del solito thriller fantascientifico, svilendo nella trama thriller i presupposti di una storia che pareva portare con sé aspetti di profondità tutt'altro che banali.
E se Miles Terrer appare convincente nel suo ruolo di carcerato proteso a redimersi e ad accettare i rischi di una detenzione sperimentale rischiosa, ma moralmente più umana, il biondo e muscolare Hemsworth appare piuttosto poco credibile nel ruolo dello scienziato geniale e assetato di potere, che peraltro l'attore affronta ostentando una brillantezza da interprete sofisticato che finisce per risultare stucchevole nel contesto di un thriller scifi che intende prendersi piuttosto sul serio.
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