Regia di Bernard Rapp vedi scheda film
Plagio? Sopraffazione? Vampirismo? Dipendenza? Omosessualità latente? Perdita d'identità?
Non è solo un "semplice" affare di gusto quello che Bernard Rapp mette in scena, ma un vero vortice dal quale due uomini vengono ingoiati, e colui che all'inizio conduce i giochi e manipola l'altro, diviene via via anch'esso vittima dei propri deliri.
Rapp talvolta tende troppo la corda e la sensazione è quella di oltrepassare il limite del ragionevole, ma poi ci pensa lo strepitoso Bernard Giraudeau a rimettere le cose a posto, perchè con quella faccia da manipolatore e vittima al tempo stesso, dà il senso e la giustificazione a qualunque azione di Delamont.
Jean-Pierre Lorit/Nicolas non raggiunge i vertici del partner ma regge bene le situazioni, con alcuni acuti ben dosati e molto efficaci.
Un quasi sconosciuto gioello d'oltralpe che mostra, ancora una volta, come si possano raccontare storie di una complessità e risvolti immensi, con semplici e piccoli mezzi, con pochi volti e tanta capacità, inventiva e talento.
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