Regia di John Boorman vedi scheda film
Harry Pendell (Geoffrey Rush) è un sarto di successo, con un passato di ex detenuto tenuto nascosto anche alla moglie (Jamie Lee Curtis), con qualche fragilità tipica dei mitomani e una sartoria bene avviata e ben frequentata a Panama City. Veste e raccoglie confidenze della classe dirigente, dei politici, degli affaristi e dei criminali. Ogni tanto conversa con il caro estinto, lo zio Benny (Harold Pinter). Andy Osnard (un Pierce Brosnan nella versione scorretta e volgare del suo James Bond) è un agente senza scrupoli, spedito a Panama per espiare e tenerlo lontano da alcuni guai di letto. La sua missione riservata è quella di tenere d’occhio i movimenti diplomatici e d’affari intorno al canale, ceduto nel 1999 dagli Stati Uniti al governo panamense. L’agente al servizio di sua maestà non ha alcuna intenzione di impegnarsi e si affida alle rivelazioni, alle bugie, alle invenzioni del sarto. La ragnatela di menzogne si allarga, tra opposizione silenziosa, manovre trasversali, rapporti confidenziali, staffilate da black humour, seduzioni tentate o portate a buon fine, dialoghi ad effetto. John Boorman rilegge con attenzione e mette in scena l’intrigo tratto dal libro di John Le Carré (qui in veste di produttore esecutivo e di cosceneggiatore) con uno stile pacato ed elegante, d’altri tempi. Sottile, ambiguo e ironico.
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