Regia di Philip Davis vedi scheda film
Phil Davis sembra l'allievo dell'allievo, una Antonia Bird passata al setaccio. L'argomento dovrebbe essere forte e sgradevole (e lo è), ma i personaggi e la storia sono troppo schematici, e non riesce comunque a commuovere. L'unica ventata di aria fresca viene dal personaggio di Vera (la Hankock è una veterana), che però incide troppo repentinamente sul cambiamento finale della protagonista. Purtroppo la lezione neorealista di Loach e Leigh va stemperandosi sempre di più in scuola, senza neanche gli apporti un po' più originali (e/o furbi) di altri registi di seconda e terza generazione, come Boyle, Mullan, Hermann... credo che il cinema britannico dovrebbe rivedere un po' le sue priorità!
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