Regia di Carlos Puerto, Juan Piquer Simón vedi scheda film
Filmetto spagnolo decisamente sopravvalutato e rientrante nel filone satansta solamente in senso marginale per gli ultimi venti minuti, poichè fino a quel momento il satanismo e i suoi riti, le sue messe, sono solo il pretesto per mostrare totalmente nella Spagna appena e fin troppo "liberata", nude le belle grandemente sessappiglianti protagoniste, anche impegnate in infartuanti, sontuose sessioni scopatorie. Juan Piquer Sìmon che di meglio ha certamente fatto all'interno del genere horror iberico prima e dopo, co-firma la regia con Carlos Puerto, che era soprattutto sceneggiatore e produttore, ma ha anche nelle sue sette regie, firmato quelle interessanti del thriller fantapolitico e di vendetta personale "El Franco Tirador" con Paul Naschy l'anno prima, e de "La Capilla ardiente", horror parapsicologico sulla scia di "Patrick", nel 1981.
Non male l'ambientazione nella villa isolate e la fotografia dai buoni colori e dalla buona grana. difettante e non poco la recitazione, soprattutto quella dei protagonisti maschili. Ridicolo il finale dall'intervento del "dottore" in poi, e la fuga riuscita con il rientro nella propria abitazione -"polanskiano"-; per scoprire che essa è stata svuotata, non esiste più, in evidenti suggestioni sull'ubiquità degli appartenenti alla setta mutuate dall'americano "In Corsa con il diavolo" di Jack Starrett, uscito due anni prima si vede, anche in Spagna.
John Nada
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