La recensione su Satan's Blood

di undying

7 stelle

Suggestivo horror-erotico spagnolo, con un finale volutamente aperto a più interpretazioni, che resta impresso per la presenza di personaggi imprevedibili. Nelle scene iniziali, introduce il tema del film l'esperto divulgatore di fenomeni paranormali, Jiménez del Oso.

Andrés (José María Guillén) e Ana (Mariana Karr), mentre si trovano per svago a Madrid assieme al loro cane Blackie, conoscono Bruno (Ángel Aranda) e Berta (Sandra Alberti). Bruno sostiene di essere un vecchio compagno di scuola di Andrés e, benché quest'ultimo non abbia memoria di conoscerlo, accetta l'invito nella loro casa di campagna. In seguito le due coppie, per gioco, iniziano una seduta spiritica con una tavoletta Ouija. A sera ormai inoltrata, per via d'una tempesta, Andrés e Ana decidono di fermarsi durante la notte. Finiscono così al centro delle attenzioni di Bruno e Berta, in realtà due satanisti che riescono a coinvolgerli in strani riti, arrivando persino a sedurli. Dopo una notte di sesso, animata e confusa, la coppia si addormenta per svegliarsi solo nel tardo pomeriggio. Sconvolti da quella strana esperienza, via di mezzo tra sogno e realtà, Andrés e Ana intendono abbandonare la casa, ma non riescono, restando coinvolti in una serie di eventi sempre più macabri: Bruno muore, colpito da un colpo di pistola e Berta si comporta in maniera sempre più ambigua.

"Satana esiste, perché esiste il male. Il vecchio principio occulto, delle coppie opposte, è ancora valido. Perché il bianco esista, anche il nero deve esistere. La forza vitale esiste, così come quella della morte. Per esempio, proprio quando una cosa esiste, appare anche il suo opposto. E se vogliamo affermare l'esistenza del bene, dobbiamo accettare l'esistenza del male. Non è solo una questione di atteggiamento. Sono due percorsi separati. Due percorsi diversi della ricerca della verità. Due modi per cercare risposte, tramite valori estetici. Due modi per entrare nella Conoscenza. Come esiste allo stesso modo un'estetica del bene, esiste anche un'estetica del male. Se accettiamo l'esistenza di Dio, l'essere supremo del bene, dobbiamo accettare l'esistenza di un essere supremo del male: Satana. (...) Nelle nostre città più moderne, restano ancora centinaia di sette diaboliche. La stampa riporta spesso casi di criminalità rituale. A New York, a Parigi e in moltre altre grandi città. Forse è solo il risultato di una società annoiata; un bisogno di mistero o una ricerca del piacere. Ma è ancora un gioco pericoloso, perché la violenza è una forza che esiste."

(Introduzione di Jiménez del Oso)

Satan's blood: Mariana Karr e Sandra Alberti

Una delle poche regie dello spagnolo Carlos Puerto, stando all'imdb realizzata con il supporto di Juan Piquer Simón (non accreditato nei titoli di testa). Puerto è stato più attivo come sceneggiatore (suo, ad esempio, lo script di Trauma). Questo stranissimo film, con una storia piena di enigmi, situazioni non risolte e un finale originale per quanto assurdo, rappresenta un unicum nel genere. Esattamente bilanciato nelle due componenti principali - erotismo e orrore, espresse in tutto il loro contrastante effetto sin dai primi minuti (durante la celebrazione di una messa nera, con sacrificio umano) - cattura l'attenzione per l'accumulo a ritmo crescente di suggestioni: la seduta spiritica, il rito orgiastico all'interno di un cerchio magico, quadri e libri con rappresentazioni sataniche, bambolotti animati davvero spaventosi. Opera estremamente audace anche per nudi insistiti, piacevoli alla vista per la presenza di due graziose protagoniste (en passant: Mariana Karr assomiglia vagamente a Nancy Brilli), Satan's blood offre scenografie d'effetto, sfruttate in tutto il loro ambiguo potenziale da una superba fotografia e da una cinematografia di buon livello, che può essere pienamente apprezzata grazie al recente restauro audio-video del film.

Satan's blood: Mariana Karr

L'evolversi degli eventi è in buona parte poco credibile, dato l'irrazionale comportamento dei protagonisti, ma resta indelebilmente impressa l'atmosfera macabra, misteriosa, con accumulo di elementi fantastici (spiritismo, possessione diabolica, riti sacrificali). Nelle sequenze finali Puerto manifesta, apertamente, la sua fonte di ispirazione, il Rosemary's baby di Polanski. Alcune trovate rendono unico questo lungometraggio: situazioni sorprendenti, comportamenti inattesi dei vari personaggi (ad esempio il dottore che certifica il decesso di Bruno) e un insieme di particolari macabri - comparsi in maniera subliminale - che riescono a suggestionare nel profondo, rendendo indimenticabile l'esperienza della visione. In parole povere, Satan's blood, una volta giunti al nebuloso finale, non si dimentica facilmente.

Satan's blood: scena

I libri de l'ignoto e la Biblioteca basica espacio y tiempo

Tra il 1993 e il 1994 in Italia compare nelle edicole, per conto della Hobby & Work, un'enciclopedia (sei volumi) a fascicoli: la quarta importante opera che tratta di argomenti insoliti e misteriosi. L'iniziativa segue, cronologicamente, L'uomo e l'ignoto, I misteri dell'occulto e Dimensione X. La particolarità è che, in questo caso, si tratta di una traduzione letterale dei testi, in origine, di produzione spagnola. All'enciclopedia L'ignoto, fa seguito l'uscita di ben 50 "Libri de l'ignoto", anche questi come traduzione della serie Biblioteca basica espacio y tiempo. Due Libri de l'ignoto (L'impero del sole e Il dio Jaguar) sono stati scritti da Jiménez del Oso (1941 - 2005), anche responsabile e supervisore dell'opera editoriale. Del Oso, assieme a Salvador Freixedo (1923 - 2019), è un nome molto noto in Spagna, in qualità di divulgatore delle tematiche parapsicologiche, ufologiche e, in genere, attinenti al mistero. Direttore di molti programmi televisivi e riviste, è proprio lui l'esperto che introduce, per oltre due minuti, Satan's blood, esprimendosi nel monologo riportato come citazione più sopra.

Satan's blood: lo scrittore Jiménez del Oso introduce il film

Citazione

"Entro il terribile giorno del nostro giudizio, dalle quattro bestie intorno al trono con gli occhi davanti e dietro la testa, per il fuoco che circonda il trono, accetta quest'uomo nel mondo delle tenebre."
(Insolita e inquietante frase, pronunciata a mò di "estrema unzione", dal dottore dopo avere certificato il decesso di Bruno)