Trama
Bulgaria, XVIII° secolo. Quattro teppisti irrompono nella casa del pastore Karaivan (Anton Gorchev), violentando e uccidendo la moglie davanti agli occhi terrorizzati della piccola figlia, Maria. In seguito Karaivan, stravolto dal dolore, dà fuoco alla casa con dentro il corpo della moglie, e decide di isolarsi assieme alla bambina, trasferendosi a vivere in una capanna. Educa quindi Maria (Katya Paskaleva) come se fosse un ragazzo, addestrandola a combattere in modo che possa arrivare a uccidere a sangue freddo, per aiutarlo a vendicare l'omicidio della madre. Passano nove anni prima che i due localizzino e uccidano tre dei quattro assassini. Su ogni corpo, lasciano un corno di capra come simbolo della loro vendetta. In missione per uccidere l'ultimo componente del gruppo, Maria assiste a una scena d'amore, restandone fortemente impressionata. La sua natura femminile riprende il sopravvento e, di tanto in tanto, indossa segretamente un bellissimo vestito da donna. S'invaghisce poi di un giovane pastore e l'odio, lentamente, cede posto all'amore.
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Commenti (1) vedi tutti
Una pietra miliare della cinematografia bulgara, girata a basso budget ma con presenza d'attori eccezionali. La limitazione dei dialoghi - assieme alle ambientazioni d'epoca - ne fanno un dramma universale, la cui morale di fondo (il perdono e la gentilezza, contro l'odio e la violenza) lo rende titolo prezioso e sempre attuale.
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