Espandi menu
cerca
Slingshot

Regia di Brillante Mendoza vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 219
  • Recensioni 6728
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Slingshot

di alan smithee
9 stelle

locandina

Slingshot (2007): locandina

FAR EST FESTIVAL 24 - FUORI CONCORSO - VISION OF MANILA IN PHILIPPINES MOVIES

Da sempre il cinema "sociale" e morale di Brillante Mendoza sceglie la via della narrazione documentaristica per denunciare i malesseri e le corruzioni che vivono sovrane in quella ragnatela di umanità che è da sempre Manila nei suoi quartieri popolari più brulicanti di anime e, di conseguenza, malfamati e piegati alla regola del malaffare e della corruzione delle istituzioni che dovrebbero assisterli e redimerli.

In Slingshot (Tirador in originale), Mendoza intreccia le vicende di quattro ragazzi di strada durante la celebrazione della settimana santa nel quartiere popolare di Quiapo, a Manila.

Storie di disperazione, di lotta per la sussistenza, di tenacia a raggiungere risultati dai quali dipende la sopravvivenza di interi nuclei familiari.

Il film si apre con le magistrali riprese di una retata da parte della polizia nei vicoli sovraffollati di Quiapo, ove la polizia arresta in massa persone entrando di soppiatto in case-alveari in cui ogni anfratto custodisce vite umane nascoste in intimità fragili e posticce.

Man mano che l'operazione riesce ad arrivare ad un epilogo, si dipanano poi le storie dei quattro protagonisti all'interno di quel nido purulento e brulicante di anime in pena che assomiglia non poco ad un girone dantesco.

Brillante Mendoza è un maestro ineguagliato nell'ambientare in tempo reale e luoghi non meno reali le sue storie corali, facendo in modo che i suoi attori si integrino così alla perfezione nell'ambiente reale trasformato in un set cinematografico, che la stessa sceneggiatura del film si confonde con la vita reale dei personaggi veri, in un connubio perfetto e stupefacente tra narrativa e filmato documentaristico.

Ne scaturisce un ibrido dalle caratteristiche magnifiche e stupefacenti, che non è certamente un vero documentario, ma nemmeno un film a soggetto girato con le tradizionali tecniche di ripresa da studio, che lo stesso Mendoza, regista indipendente per definizione, non potrebbe in alcun modo permettersi.

Il suo Tirador è un film potentissimo che punta a divenire lo sguardo indipendente e per nulla giudicante di una società allo sbando, divisa tra una massa ridotta all'indigenza e una autorità che finge di svolgere la sua funzione di garante della sicurezza e dell'ordine, approfittandosene per lucrare su destini relegati allo sbando e all'oblio.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati