Regia di Jonathan Lynn vedi scheda film
Divertentissima e scatenata parodia del mondo militare, in generale, e di Full Metal Jacket in particolare (ridicolizzata la scena con i militari che corrono al ritmo delle canzoni del sergente). Sergente Bilko, però, è anche una satira che punta il dito sugli sprechi pubblici, sull'inutilità di alcune basi militar, luoghi in cuiii soldati hanno altro da fare piuttosto che essere utili alla causa statale. Ma qua gli uomini di Bilko sotto tutto tranne che militari, tanto che quando il sergente si rivolge a loro come soldati questi si girano per vedere chi hanno dietro.
L'inglese Jonathan Lynn si diverte soprattutto a dirigere gli attori, con i militari modello che urlano come ossessi e vivono come automi, a differenza dei vagabondi che ne combinano di cotte e di crude, al seguito del loro pazzo sergente uno che ha sempre sognato, fin da piccolo, di organizzare un giro di scommesse clandestine in una caserma militare (peraltro riuscendoci).
Prodotto da Brian Grazer, che qualche anno dopo vincerà l'oscar per aver prodotto A Beautiful Mind (2001), Sergente Bilko è un insieme di gag comico/demenziali tenute unite da una sceneggiatura minimalista retta sulla competizione tra il vagabondo e scommettitore incallito Bilko e il maggiore Colin Thorn che vorrebbe incastrarlo per dimostrare l'inettitudine (pressoché totale) del rivale. Bilko è un genio della truffa (tanto che viene definito una specie di "prestigiatore"), insieme ai suoi uomini, organizza sfide di ogni tipo e ha trasformato il suo capannone in una sala giochi dove è possibile scommettere su tutto. Il personaggio è esilarante e permette a Steve Martin di giganteggiare da vero mattatore. Presente anche Dan Aykroyd nei panni di un colonnello un po' tocco.
Tra le tante sequenze memorabili non si può non citare il momento "entrato nella storia" ovvero l'incontro tra due pugili entrambi convinti di esser stati comprati per perdere il match e per questo non belligeranti sul ring. Spassoso nella sua scemenza.
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