Regia di Keith Gordon vedi scheda film
Voto 6. Costruzione narrativa intellettualistica e cerebrale, l’idea di un’esistenza data in prestito ad una (complessa) finzione è la stessa di altri film (ad es. Truman Show); si ripete lo schema del tentativo della riconquista dell’identità attraverso la demolizione delle maschere, anche se l’epilogo del film è pessimistico: non c’è speranza di ricomposizione del diaframma tra l’individuo ed il suo vero e più profondo se stesso. Poco ispirato ed alterno.
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