Regia di Nick Lyon vedi scheda film
Una delle migliori produzioni Asylum, rilasciata esattamente a distanza di 110 anni dalla terribile tragedia riservata al Titanic e ai suoi passeggeri.
Il capitano Celeste Rhoades (Keesha Sharp) ha la mansione di guidare l'equipaggio e gli ospiti del Titanic III attraverso il suo viaggio inaugurale, tenuto sulla medesima rotta generale che il Titanic originale aveva intrapreso durante il viaggio finale. Sulla nave sono presenti artefatti appartenuti alle vittime, recuperati dal relitto, gestiti dal cinico speculatore Cochran (Jamie Bamber). Tutto procede regolarmente, sino a quando una clandestina senza nome (Lydia Hearst), discendente del Capitano Edward Smith, invoca il fantasma del bisnonno. Quando, esattamente 110 anni dopo, il Titanic III raggiunge il punto esatto dell'Atlantico in cui è avvenuta la tragedia, sulla nave inizia un gala commemorativo, in ricordo delle 1517 vittime. Lo spettro del Capitano Smith, assieme ai fantasmi dei passeggeri del Titanic, inizia a devastare i sistemi di controllo e la sala macchine. Seguono aggressioni mortali, mentre la nave viene inesorabilmente diretta, da una forza soprannaturale, verso un iceberg.
Titanic 666: scena
Nel 2018 la "Asylum" aveva prodotto Flight 666, un horror con fantasmi a bordo di un aereo, sceneggiato da Jacob Cooney. Lo stesso autore che, assieme a Jason White, ha scritto Titanic 666, spostando l'ambientazione dal cielo all'Atlantico. Dirige Nick Lyon, regista di alcuni horror giunti anche in Italia, tipo Species IV (2007), Zombie apocalypse (2011), Rise of the Zombies - Il ritorno degli zombie (2012), Bullet (2014). Titanic 666, insolitamente date le premesse, è però una bella sorpresa. Nulla di eccezionale, beninteso, ma trattandosi di una produzione "Asylum" riesce a farsi notare. In primo luogo per interpretazioni sopra alla media, quindi per una sceneggiatura semplice ma sviluppata con certa logica. Il ritmo del film si mantiene su alti livelli, senza alcun momento di tregua. La tensione, lentamente, raggiunge il picco nelle drammatiche sequenze conclusive. In quanto alla presenza delle spettrali creature, aggressive e violente per una ragione eticamente comprensibile (la speculazione sulla morte, ridotta a traffico commerciale d'oggetti personali), presentano un look davvero spaventoso, più simile a zombi - con orbite degli occhi vuote e nere - che non evanescenti fantasmi.
Titanic 666: lo spettro del Capitano Edward Smith
L'unico limite del film è dato dall'eccessivo utilizzo di effetti CGI, anche se gli stessi si avvicinano alla massima qualità che la tecnologia rende oggi possibile. Forse una delle cose migliori realizzate dalla Asylum, certamente mai noiosa e a tratti piuttosto inquietante. Come dimostra l'idea di mettere in scena il violino originale recuperato dal relitto, che torna a suonare "Nearer, my God, to thee", il brano diffuso sopra le gelide acque dell'Atlantico mentre il prodigioso (e fallibile) transatlantico affondava, nella terribile notte compresa tra il 14 e il 15 aprile del 1912.
Titanic 666: scena
"La tragedia è un dono degli dei agli uomini. Non parlo della tragedia dei poeti tragici, ma della tragedia che, di tempo in tempo, gli uomini sono condannati a subire. Ma occorre che gli dei vi abbiano dato anche un'anima che ami la tragedia, un'anima che faccia di lei nella cupa gioia uno degli elementi della sua forza e della sua umanità. Non dimentichiamo, inoltre, che ogni uomo, essendo chiamato a morire, ogni uomo senza eccezione si troverà un giorno davanti alla tragedia."
(Henry de Montherlant)
Trailer
F.P. 07/05/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 90'41") / Data del rilascio internazionale (streaming): 15/04/2022
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