Le violenze delle Brigate Rosse, nell'Italia del 1978, culminano con il rapimento di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, avvenuto il 16 marzo, giorno dell'insediamento del governo che avrebbe dovuto suggellare un'alleanza senza precedenti proprio tra la DC e il PCI (Partito Comunista Italiano). Moro viene rapito dalle Brigate Rosse sulla strada per il Parlamento e da quel momento comincia una prigionia che terminerà cinquantacinque giorni dopo con il ritrovamento del suo cadavere in un'auto, a Roma, a metà strada tra le sedi dei due partiti.
Note
Si tratta in realtà di una serie tv, che in un primo momento è stata rimontata in due film per uscire nelle sale cinematografiche "a puntate": la prima il 18 maggio 2022 e la seconda il 9 giugno dello stesso anno. I due film hanno durata di 165 minuti circa ciascuna. Nella forma seriale va invece in onda su Rai1 in tre serate, il 14, 15 e 17 novembre 2022.
Ma come si fa a essere così deficienti da mettere in palinsesto tutti e sei episodi consecutivi per una durata complessiva di 5 ore, dalle 21 fino alle tre di mattina, invece di suddividerlo in due o tre serate? Non mi capacito. (Rai movie 9/5/24)
Forse l'eccessiva durata rende meno impattante ed a volte troppo frammentato il racconto di Bellocchio, anche se più approfondito, rispetto a "Buongiorno, notte" di venti anni prima che aveva dalla sua una linearità e quasi una purezza di idee qui solo in parte presenti
pur con episodi più convenzionali di altri, nel ricostruire i giorni del sequestro si vede la mano di un vero autore, un'idea interpretativa che mette al centro in ogni episodio un personaggio e un punto di vista diverso, fino a farne una "mini-serie" dal respiro internazionale
"Esterno notte" è l'opera definitiva sugli anni di piombo. Un film in cui i sei episodi che lo compongono disegnano un affresco storico che conserva la sua attendibilità filologica nonostante l'ampio utilizzo della tipica falsificazione cinematografica. Bellocchio mette in scena i fantasmi che covono nel corpo di una nazione. Grande cinema civile.
Il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, oltre ad essere stati una tragedia nazionale, sono fatti di Storia contemporanea italiana che hanno ispirato diversi libri e film, ma uno dei contributi più originali e autorevoli è stato sicuramente quello di Marco Bellocchio, prima con "Buongiorno notte" del 2003, che resta uno dei suoi film più… leggi tutto
Su Moro si è detto tutto senza mai dire troppo. Del resto noi in Italia con i misteri andiamo a nozze. Poi ci si diverte a romanzarli senza tuttavia aggiungere nulla di che se non folcloristiche visioni e raccolte di tic e ossessioni come avviene in questo Esterno notte.
Per quanto Bellocchio specifichi e faccia appello ad ogni fine puntata alla sua libertà artistica e creativa… leggi tutto
E come ogni fine/inizio anno mi trovo a fare il bilancio dei film che ho gustato nei dodici mesi precedenti alla data di "giudizio". Ricco è stato l'anno trascorso di visioni che hanno ampliato la mia cultura e…
Italia, 1978. Le Brigate Rosse provano a tenere in pugno il paese perpetrando violenza e seminando terrore. I loro atti disumani culminando il 16 marzo con il rapimento di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, proprio nel giorno dell'insediamento del governo che avrebbe dovuto suggellare un'alleanza senza precedenti proprio tra la DC e il Partito Comunista Italiano. La sua prigionia…
Bellocchio torna sul "luogo del delitto", riprendendo con "Esterno notte" il racconto del sequestro e delitto Moro che aveva caratterizzato "Buongiorno, notte" venti anni prima. Qui ovviamente, con l'ampiezza data dalla fiction (o quantomeno dal fatto che il film sia stato proiettato in due distinte sezioni anche al cinema) riesce meglio ad approfondire i temi che nel suo primo lavoro erano…
La frequentazione di alcuni tra i principali festival cinematografici, nel caso di chi scrive prevalentemente italiani, se si eccettua il più grande e… segue
Bellocchio, alla continua ricerca di una sorta di catarsi, torna al rapimento Moro, dopo quasi vent’anni da Buongiorno, notte (che non mi aveva entusiasmato). In quello, immaginava una fine migliore di quella reale, in cui Moro semplicemente se ne andava nella notte, nel finale. Qua fa per un po’ lo stesso, ipotizzando una liberazione alla fine della prigionia (che sarebbe stata la…
“Con il mio partito ho chiuso. Troppe corruzioni, troppe viltà, troppe stupidità. Quando sarò libero, se mai lo sarò, mi dimetterò dalla Dc e mi iscriverò al gruppo misto della Camera. Da quella posizione d’indipendenza potrò proseguire la mia battaglia politica, alla luce anche di quanto ho appreso in questi…
A quasi vent'anni da Buongiorno, notte, Marco Bellocchio torna sul luogo del delitto (Moro) ancora una volta sotto l'egida produttiva della RAI e con un racconto con parecchie licenze letterarie e scantonamenti semionirici. La vicenda spartiacque della storia italiana dell'ultimo mezzo secolo è raccontata con un'opera fluviale (prima al cinema in due tranches, quindi su Rai Uno in forma…
Su Moro si è detto tutto senza mai dire troppo. Del resto noi in Italia con i misteri andiamo a nozze. Poi ci si diverte a romanzarli senza tuttavia aggiungere nulla di che se non folcloristiche visioni e raccolte di tic e ossessioni come avviene in questo Esterno notte.
Per quanto Bellocchio specifichi e faccia appello ad ogni fine puntata alla sua libertà artistica e creativa…
Vigilia dell’ingresso del PCI in un governo DC presieduto da Andreotti. Il compromesso storico sta per concretizzarsi il 16 marzo 1978. Il deus ex machina è Aldo Moro, presidente della DC, docente universitario, quintessenza della politica democristiana che non doveva farsi processare nelle piazze. In un direttivo nazionale di partito invita i colleghi più riottosi…
Incassi estivi e post pandemici: se prima si contavano i film sopra al milione di incassi - ed era pressoché sempre uno solo - ora lo standard si dimezza e si contano i film sopra al mezzo milione: uno solo,…
Il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, oltre ad essere stati una tragedia nazionale, sono fatti di Storia contemporanea italiana che hanno ispirato diversi libri e film, ma uno dei contributi più originali e autorevoli è stato sicuramente quello di Marco Bellocchio, prima con "Buongiorno notte" del 2003, che resta uno dei suoi film più…
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Commenti (7) vedi tutti
Ma come si fa a essere così deficienti da mettere in palinsesto tutti e sei episodi consecutivi per una durata complessiva di 5 ore, dalle 21 fino alle tre di mattina, invece di suddividerlo in due o tre serate? Non mi capacito. (Rai movie 9/5/24)
commento di corradopInteressante e ben fatto. Cupo e inquietante come erano quegli anni. Mi sono piaciute meno le parti "visionarie"
commento di Artemisia1593Forse l'eccessiva durata rende meno impattante ed a volte troppo frammentato il racconto di Bellocchio, anche se più approfondito, rispetto a "Buongiorno, notte" di venti anni prima che aveva dalla sua una linearità e quasi una purezza di idee qui solo in parte presenti
leggi la recensione completa di galavernapur con episodi più convenzionali di altri, nel ricostruire i giorni del sequestro si vede la mano di un vero autore, un'idea interpretativa che mette al centro in ogni episodio un personaggio e un punto di vista diverso, fino a farne una "mini-serie" dal respiro internazionale
commento di carloz5Bellocchio torna su Moro, in maniera secondo me più convincente.
leggi la recensione completa di tobanis"Esterno notte" è l'opera definitiva sugli anni di piombo. Un film in cui i sei episodi che lo compongono disegnano un affresco storico che conserva la sua attendibilità filologica nonostante l'ampio utilizzo della tipica falsificazione cinematografica. Bellocchio mette in scena i fantasmi che covono nel corpo di una nazione. Grande cinema civile.
commento di Peppe ComuneSei ore per non dire niente oltre a quello che si sapeva già. Qualche spot di denuncia nell'ultimo episodio ma il tutto resta nella mediocrità.
commento di gruvieraz