Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
Un musicista si rintana in una villa per comporre la colonna sonora di un film, ma intorno a lui cominciano a sparire tutti. Riprende la stessa idea di Vestito per uccidere di De Palma, ma senza averne né il fascino allucinato né la carnalità, e soprattutto rendendo prevedibile come la morte il colpo di scena finale. In certi momenti, per la dinamica degli omicidi e per la caratterizzazione dei personaggi, ricorda Reazione a catena di Bava padre, in altri il Tenebre di Argento, ma sostanzialmente altro non è se non un giallo all'italiana dozzinale e fuori tempo massimo (per quanto ben confezionato), che dura almeno venti minuti di troppo ed arranca cercando di creare una tensione che invece non arriva mai. Paradossalmente sembrerebbe essere più interessante il film nel film con protagonisti i bambini.
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