Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Ultimo film di Lang, a mio parere non pienamente riuscito, poiché il regista non sa decidere tra la reviviscenza del criminale fiorito nell'ambito del cinema espressionista o se buttarsi nel filone dello spionistico anni Sessanta, che pochi anni dopo darà i suoi frutti con l'amato (ma poco da parte mia) agente 007. L'ibrido che ne risulta spiazza i critici e gli spettatori, con questi ultimi che decretano l'insuccesso dell'ultimo lavoro del regista tedesco. Il tutto non risulta granché credibile, un po' come accadrà nei film di James Bond. Anche la recitazione è straniata e poco convinta, in tono con un criminale che, al contrario del padre che voleva conquistare il mondo, s'accontenterebbe dell'eredità di un industrialotto. Il personaggio meglio scritto mi sembra quello del falso agente delle assicurazioni, sufficientemente furbesco ed ambiguo.
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