Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Discreto poliziesco di Lang, dove il tema principale sembra essere quello del male assoluto e delle sue mire (fondare una società basata sul terrore e sull'omicidio), qui incarnato dal dottore del titolo; esso è comunque strettamente accostato alla barbarie del nazionalsocialismo, il quale aveva lasciato visibili strascichi nella società tedesca del dopoguerra. Il male è ben visibile anche nell'ipocrisia e nella falsità di molti dei loschi figuri che lavorano per Mabuse. Devo dire che l'insieme dei personaggi e dell'intreccio mi è parso alquanto sfocato e blando, fino almeno ai colpi di scena finale. L'ho trovato non male e da guardare, ma è proprio deboluccio nei confronti dei capolavori di Lang degli anni precedenti (La donna del ritratto, Dietro la porta chiusa,...). Gli mancano insomma solidità e tensione. Il doppiaggio finge scioccamente si tratti di un film americano, pronunciando Peter [piter] e parlando di dollari anziché di marchi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta