Regia di Gerard Stembridge vedi scheda film
Gradevole commedia irlandese prodotta con capitali americani dalla Miramax dei fratelli Weinstein (e la presenza di Kate Hudson non è certamente casuale). Il film inizia con la giovane Lucy, che fa la cameriera e la cantante in un affollato pub di Dublino e incontra l'affascinante Adam. Si innamora subito di lui e la loro storia sembra procedere bene, poichè Lucy lo presenta alla sua famiglia e tutti rimangono colpiti in maniera assai favorevole. Tuttavia, dopo aver visto la storia dal punto di vista di Lucy, torniamo indietro e rivisitiamo gli stessi avvenimenti da altre prospettive, quelle delle due sorelle e del fratello di Lucy. Adam viene rivelato nella sua natura di inguaribile seduttore e bugiardo, e tutti i membri della famiglia vengono in qualche modo attratti dal suo irresistibile fascino.
Il meccanismo narrativo non è particolarmente nuovo e originale e mi ha ricordato in parte "Sliding doors" con Gwyneth Paltrow, tuttavia la realizzazione è fresca e spigliata, l'umorismo scoppiettante e la caratterizzazione dei personaggi conserva il giusto mistero e un'appropriata ambiguità. Fa piacere vedere al cinema una Dublino moderna e priva dei soliti stereotipi sull'Irlanda, ma il regista non si limita all'abile disegno dello sfondo e sa catturare l'attenzione dello spettatore su un terreno scivoloso, quello della ripetizione di una vicenda osservata da punti di vista differenti, che in genere scade nell'ovvietà e nella ripetitività. Abbastanza disinibito nella morale sessuale, a tratti un pò manieristico e calcolato ma pur sempre vitale ed esilarante, è molto aiutato dal cast di volti poco noti, fra cui il posto d'onore spetta all'affascinante Stuart Townsend che, a quanto ho letto, è il compagno nella vita della splendida Charlize Theron. Kate Hudson lo interpretò prima di Almost famous e, a quanto dicono alcuni critici anglofoni, non è in grado di simulare un accento irlandese (io ho visto il film doppiato).
VOTO 7
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