Regia di Lewis Milestone vedi scheda film
Un gruppo di giovani e sprovveduti studenti vengono convinti, da un loro professore, ad arruolarsi volontari e partire per la guerra. Ben presto però l’entusiasmo patriottico viene debellato dall’orrore della guerra che altro non è se non una mattanza da cui è difficile venirne fuori vivi.
Tratto dal romanzo di Erich Maria Remarque Niente di nuovo sul fronte occidentale, il film diretto da Lewis Milestone è considerato universalmente un classico dell'antimilitarismo; pur prendedosi qualche licenza riduttiva, escludendo vicissitudini poco rilevanti, resta molto molto fedele al bellissimo romanzo omonimo e questo gli garantisce un imprinting con i fatti narrati piacevolmente potente.
Usufruendo di un bianco e nero netto e pulito, privo di effetti speciali e caratterizzato da interpretazioni posate, quasi plastiche, il punto di forza della pellicola di Milestone sta sicuramente nella brillante messa in scena; con il giusto utilizzo di inquadrature montate ad arte, il regista è capace di trasmetterci tutta la crudeltà dei campi di battaglia, le angosce delle trincee e la sofferenza umana che trasmuta i volti dei giovani tedeschi inesorabilmente.
Nonostante la recitazione dei protagonisti non sia di notevole impatto è invece piuttosto evidente il notevole cambiamento che gli stessi subiscono. I loro volti si induriscono, i loro sorrisi scompaiono e nei loro occhi si riflette la paura prima e la rassegnazione poi, quasi che ognuno finisca per essere pronto a perire ancora prima che la morte si palesi.
Questo crescendo di terrore, che va di pari passo all’esponenziale crudeltà dei fatti narrati, che si inaspriscono con il trascorrere della narrazione riportando fedelmente gli eventi storici, viene interrotto bruscamente quando il protagonista in licenza torna a casa per qualche giorno. Questo intervallo casalingo, seppur brevissimo, rende ancora più coinvolgente la trasposizione del racconto di Remarque.
Seppur lento in alcune sequenze, il film è un capolavoro assoluto. Oltre ogni censura (nel 1930 era inimmaginabile anche solo pensare ad un film del genere, basti pensare che in Italia arrivò oltre vent’anni dopo) l’idea di mostrarci la prima guerra mondiale in prima linea, attraverso le vite e le paure dei soldati che si sono sacrificati per la patria infame, è dolorosamente coinvolgente e riesce ad imprimersi nella mente e nel cuore di ogni spettatore. Cosi come il bellissimo romanzo, che ho amato, anche il film di Lewis Milestone da oggi ha un posto speciale nel mio cuore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta